Attraverso un comunicato stampa ufficiale, Amazon ha annunciato la chiusura del programma di consegna pacchi attraverso droni Prime Air a Lockeford, in California.
Stiamo parlando di una delle prime zone selezionate per provare questa nuova tecnica di distribuzione della merce, attraverso un piano che consentiva ai residenti di ordinare prodotti di un peso inferiore alle 5 libbre (circa 2,2 chili) e di ricevere il pacco entro 30 minuti. Ciò, però, non significa che Amazon sta abbandonando l’idea di consegnare prodotti attraverso droni.
Nella dichiarazione della compagnia viene infatti annunciata l’apertura di una nuova sede Prime Air, questa volta a Tolleson in Arizona. Secondo il comunicato, in tale territorio i droni saranno attivi a partire dalla fine del 2024.
Nonostante quanto avvenuto a Lockerford, Amazon continua a credere fortemente al progetto. Le operazioni di consegna tramite droni, infatti, è pienamente attiva a College Station (Texas) ed è previsto l’ampliamento di Prime Air nel corso del 2025.
Amazon continua a credere nella consegna tramite droni: ecco le prospettive per il futuro
Perché la compagnia ha deciso di abbandonare Lockerford? Allo stato attuale non sono state rilasciate dichiarazioni in merito. La sede californiana ha avviato la propria attività nel 2022 e, allo stato attuale, il personale locale sembra essere destinato ad essere impegnato in altri progetti dell’azienda.
A confermare le intenzioni di Amazon vi è lo sviluppo di MK30, un drone meno pesante rispetto ai modelli precedenti e capace di volare anche in caso di pioggia leggera. Questo modello è ancora in fase di test, nonostante la fase di sviluppo venga considerata come avanzata.
Le consegne aeree sono, ormai da anni, un obiettivo concreto per Amazon. Già nel 2013, lo storico CEO e fondatore Jeff Bezos, aveva affermato che entro 4-5 anni sarebbe stato possibile ricevere pacchi a casa via drone. Da allora, però, lo sviluppo delle tecnologie necessarie non sembra aver mantenuto le tempistiche prefissate.
Ad oggi si parla di sole 100 consegne a metà 2023, con alcune aziende concorrenti che, nel frattempo, sembrano aver sfruttato molto meglio questo tipo di tecnologia.