Amazon ha deciso di interrompere le vendite di Chromecast ed Apple TV. L’annuncio, a sopresa, è arrivato quest’oggi.
Secondo i portavoce della società di Jeff Bezos – ed è questa la versione ufficiale – sia Chromecast che Apple TV non funzionerebbero al meglio con Prime Video, il servizio che negli Stati Uniti, in maniera molto simile a quanto fa Netflix, consente agli utenti di acquistare contenuti video.
Amazon si trincera quindi dietro una giustificazione che, francamente, non sembra convincere affatto.
L’azienda non soltanto non venderà più Chromecast ed Apple TV ma, dal prossimo 29 ottobre, eliminerà tutte le schede prodotto pubblicate da parte di venditori terzi.
Non è dato sapere, per il momento, se Amazon intenda usare il pugno duro con Chromecast ed Apple TV solo negli Stati Uniti od anche in altri Paesi, tra cui l’Italia (dove peraltro il servizio Prime Video non è disponibile).
Certo è che anche a livello italiano l’atteggiamento nei confronti dei due dispositivi è sembrato mutare ormai da qualche settimana. Allo stato attuale, infatti, entrambi i device non sembrano essere più venduti direttamente da Amazon ed il prezzo è salito a 41 euro dopo che nei giorni scorsi era sceso fino a 29 euro (dai 35 euro del normale listino). Forse Amazon ha deciso di vendere le ultime scorte di magazzino ad un prezzo ribassato per poi interrompere la commercializzazione?
Impossibile non ricordare, però, come Chromecast sia stato per lungo tempo uno degli oggetti più venduti in assoluto su Amazon (ed è probabile che il Chromecast 2.0 presentato in questi giorni – Google lancia Chromecast 2.0 e Chromecast Audio – avrebbe potuto riscuotere una simile accoglienza).
Sembra quindi probabile che Amazon veda in Chromecast ed Apple TV diretti rivali della Fire TV e del Fire TV Stick. La decisione potrebbe essere quindi motivata anche dalla volontà di tarpare le ali alla concorrenza e dal non voler aggiornare le proprie app affinché siano pienamente compatibili con Chromecast ed Apple TV.