Le vendite di Amazon sono aumentate del 20% nell’ultimo trimestre superando quota 20,5 miliardi di dollari. Un risultato decisamente incoraggiante che però lascia comunque con l’amaro in bocca: l’azienda infatti sconta alcuni errori commessi nel recente passato. Primo su tutti il lancio del Fire Phone, il primo smartphone a marchio Amazon sul quale la società di Jeff Bezos aveva riposto grandi speranze.
Invece, il Fire Phone non ha suscitato l’interesse degli acquirenti che hanno lasciato Amazon con scorte parti a ben 83 milioni di dollari. Complessivamente, stando ai numeri diffusi in queste ore, le attività collegate con il lancio del Fire Phone avrebbero lasciato un buco da ben 170 milioni di dollari.
Una vera e propria voragine per una realtà come Amazon che nell’ultimo trimestre ha dovuto quindi fare i conti con le ingenti perdite operative (544 milioni di dollari).
Che il Fire Phone fosse stato un errore era palese già da tempo, esaminando i dati di vendita del dispositivo, ma diventò ancor più chiaro a settembre quando Amazon decise di abbassare il prezzo dello smartphone da 199 dollari a 99 centesimi (previa stipula di un contratto di abbonamento, negli States, con l’operatore telefonico AT&T): Fire Phone: Amazon si lecca le ferite e abbassa i prezzi.
È chiaro che Amazon è una “cenerentola” nel mercato degli smartphone ed il Fire Phone può essere considerato, forse, come un primo (fallimentare) esperimento. Peccato, però, che sia stata evidentemente fatta una valutazione del tutto improbabile sul numero di vendite che avrebbe potuto far registrare il dispositivo mobile.