Alpine Linux cerca nuove soluzioni per la sua infrastruttura

Alpine Linux deve sostituire i server forniti da Equinix Metal e cerca soluzioni di colocation e bare-metal nei Paesi Bassi.

Per anni, Equinix Metal ha fornito ad Alpine Linux un supporto fondamentale. Ciò ha permesso al progetto di offrire un software affidabile, sicuro ed efficiente agli utenti di tutto il mondo. Tuttavia, con la fine di questo supporto essenziale, Alpine si trova ora di fronte alla sfida di trovare alternative adeguate alla sua infrastruttura principale. Fino ad oggi, Equinix Metal ha ospitato tre dei servizi di storage di Alpine che alimentano l’infrastruttura di mirroring T1, fondamentale per fornire download rapidi e affidabili in tutto il mondo tramite il dominio dl-cdn.alpinelinux.org. Inoltre, Equinix Metal ha fornito due server per i CI runner, che supportano le architetture x86_64 e x86, oltre a una macchina dedicata agli sviluppatori di Alpine Linux. Ora, tutto questo necessita di una sostituzione.

Per questo motivo, il team di Alpine Linux sta attivamente cercando uno spazio di colocation nei pressi dei Paesi Bassi. Essere vicini a questa area semplificherebbe l’installazione, la manutenzione e la gestione dei server da parte dei volontari. Vista la necessità di alte prestazioni, soprattutto per i servizi di mirroring, la priorità è trovare server bare-metal.

Alpine Linux:  utilizzare virtual machine come alternativa

Alpine Project ha bisogno di macchine in grado di gestire l’infrastruttura di mirroring T1 (che richiede circa 800 TB di banda al mese) e di supportare i carichi di lavoro CI per le architetture x86_64 e x86. Se i server bare-metal non dovessero essere disponibili, una soluzione alternativa potrebbe essere l’uso di macchine virtuali, soprattutto per lo sviluppo e le attività CI. Tali VM dovrebbero comunque offrire adeguata capacità di storage, potenza di calcolo e rete. Naturalmente, l’hosting è solo un pezzo del puzzle. La verità è che sostenere un progetto open source della portata di Alpine richiede anche finanziamenti affidabili. Fortunatamente, la distribuzione è ora su Open Collective, quindi i membri della community e le organizzazioni possono dare contributi finanziari diretti. Chi volesse saperne di più può consultare l’annuncio dedicato sul sito di Alpine Linux.

Infine, un altro importante attore dell’ecosistema Linux, Flathub, ha fatto un annuncio simile a quello di Alpine Linux. Anche Flathub si affida ai servizi di Equinix Metal, tuttavia, la sua situazione è leggermente diversa. A differenza di Alpine Linux, il suo annuncio non include una richiesta di aiuto per proteggere l’infrastruttura. Tuttavia, menziona che Flathub ha meno di tre mesi (fino alla fine di aprile) per ricostruire da zero l’intera infrastruttura di build. E a giudicare dai dettagli tecnici, non sarà per niente facile. Tuttavia, per saperne di più bisognerà attendere le prossime settimane.

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