Ai ferri corti Megaupload e l'etichetta Universal Music

Megaupload è uno tra i più famosi ed utilizzati strumenti per la condivisione di file online.

Megaupload è uno tra i più famosi ed utilizzati strumenti per la condivisione di file online. In primis è un servizio di hosting “in the cloud” che permette di caricare in Rete qualunque tipologia di contenuti in modo da renderne poi facilmente effettuabile il download. Di proprietà di una società con sede ad Hong Kong, tradotto in decine di lingue diverse – tra le quali anche l’italiano -, Megaupload è uno dei siti web più trafficati al mondo (Alexa lo pone tra il 50esimo e l’80esimo posto assoluto).

In queste ore si registra un’aspra battaglia tra Megaupload e Universal Music Group, una delle quattro più grandi etichette discografiche al mondo. I responsabili di Megaupload hanno infatti pubblicamente accusato Universal Music Group (UMG) di aver approfittato della propria forza per disporre la rimozione di un video promozionale da YouTube. Tale video, la cui realizzazione sarebbe stata commissionata da Kim Schmitz, ideatore di Megaupload, ritrarrebbe diversi cantanti noti (West, will.i.am, Jamie Foxx,…) che “rappando” dichiarerebbero il loro amore per la piattaforma per la condivisione di file.

Schmitz ha tuonato contro UMG accusando platealmente di abusare della sua posizione per “inviare richieste illegittime per la rimozione di contenuti che non sono di loro proprietà“.

La risposta di UMG, però, non si è fatta attendere: gli artisti che apparivano nel video promozionale “I use Megaupload” non avrebbero mai dato il consenso per l’utilizzo della loro immagine.

Una questione spinosa che certamente farà registrare ulteriori strascichi nel corso dei prossimi giorni. Ed è poi un argomento molto delicato perché proprio nelle ultime settimane, negli States, c’è grande apprensione per una possibile approvazione di una nuova normativa antipirateria (SOPA) che però, anche secondo molte aziende operanti nel settore dell’IT, tarperà le ali a chi fa informazione ed a chi svolge l’attività di “intermediario della comunicazione” (ved. questa notizia).

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