Questa è settimana particolarmente ricca di novità per il mondo Microsoft e, di conseguenza, gli utenti che usano i suoi prodotti e servizi. A poche ore dal ricco evento Surface, il colosso di Redmond ha svelato altre novità alla conferenza Build 2024, come la possibilità per aziende e sviluppatori di creare delle versioni di Copilot in grado di eseguire precise attività in modo del tutto automatico. Proprio come se fossero dei dipendenti (ma in realtà sono AI).
Invece che restare in attesa di domande e richieste, l’assistente basato sull’intelligenza artificiale potrà svolgere azioni come monitorare la casella di posta elettronica oppure immettere dati. Insomma, cose che i dipendenti devono fare manualmente. Tutto dipende ovviamente dalla caratteristiche assegnate all’agente AI durante la sua creazione, quindi l’elenco delle automazioni è ben più lungo.
Intervistato da The Verge, Charles Lamanna di Microsoft ha così commentato questa importante novità: «Ci siamo subito resi conto che non si poteva limitare Copilot alla sola conversazione. Invece che avere un Copilot che attende lì finché qualcuno non chiacchiera con lui, cosa succederebbe se si potesse rendere questo assistente AI più proattivo consentendogli di lavorare in background su attività automatizzate?».
Copilot Studio e i timori per i posti di lavoro
La possibilità di creare delle versioni personalizzate dell’assistente AI è al momento limitata ad un numero ristretto di tester. L’anteprima pubblica di Copilot Studio (questo il nome del tool per creare gli agenti) sarà invece disponibile entro la fine del 2024.
Grazie a questa piattaforma, le aziende potranno creare un agente Copilot in grado di gestire le attività di help desk IT, l’onboarding dei dipendenti e così via. Come spiega Microsoft, siamo spettatori di una sorta di trasformazione dell’assistente AI, che passa dal “lavorare con te” al “lavorare per te”.
È ovvio però che questo tipo di automazione porterà a dubbi sulla stabilità dei posti di lavoro e a timori sul peso che sta assumendo l’intelligenza artificiale. A tal proposito, Charles Lamanna sostiene che gli agenti Copilot non “ruberanno” alcun posto di lavoro, ma alleggeriranno il carico svolgendo compiti ripetitivi e banali come appunto l’immissione di dati.
«Pensiamo che con Copilot e Copilot Studio alcune attività verranno completamente automatizzate… ma la buona notizia è che la maggior parte delle cose automatizzate sono cose che nessuno vuole realmente fare», conclude il dirigente Microsoft.