Ads in app popolari tracciano in modo subdolo posizione degli utenti

Sistema ads rileva i dati di geolocalizzazione degli utenti: alcune tra le app più famose al mondo coinvolte loro malgrado.

Uno tra i dati personali più importanti per la privacy degli utenti sono quelli che riguardano la loro posizione.

Per evitare casi spiacevoli, Android è intransigente e propone grande trasparenza sul funzionamento delle singole app. Al netto di alcune piattaforme che hanno bisogno della geolocalizzazione (per esempio Tinder), nella maggior parte dei casi questo è un dato superfluo, che non migliora in nessun modo l’esperienza utente dell’app.

Ma cosa succede se a rivelare questa informazione così delicata non è un software ma i banner pubblicitari al suo interno?

Il caso degli ads gestiti da Gravy Analytics ha una portata colossale

Un caso abbastanza inquietante è quello che riguarda Gravy Analytics. Stiamo parlando di una compagnia specializzata nella raccolta dati, che utilizza alcune tecniche pubblicitarie che hanno sollevato non poche polemiche.

Per indirizzare pubblicità pertinenti, il sistema di ads va a ottenere dati riguardanti la posizione dell’utente che sta visualizzando le pubblicità. Non stiamo parlando solo di rilevazioni GPS visto che, a quanto pare, si tratta di un mix di informazioni tra cui figura anche l’indirizzo IP. A quanto risulta, operando in questo modo Gravy ha raccolto un vasto database ricco di informazioni, vendendo poi l’accesso a tale archivio con chi intende acquistare spazi pubblicitari.

Tutto ciò è emerso in seguito a una operazione di hacking che ha fatto emergere il set di dati creato dalla compagnia. Oltre alla raccolta di informazioni in sé, l’intervento degli hacker ha dimostrato quanto queste siano poco protette dall’azienda.

Gli sviluppatori dietro le singole app probabilmente non avevano idea che tutto questo stesse accadendo. Nonostante ciò, la portata di quanto accaduto è enorme in termini di volumi di utenza. Tra le app potenzialmente coinvolte loro malgrado figurano Candy Crush e Microsoft 365, a dimostrazione dell’enorme portata di questo caso.

Fonte: androidauthority.com

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