Nella giornata di martedì Adobe ha annunciato un nuovo logo, progettato per indicare quando un’immagine (e non solo) è stata generata o modificata utilizzando strumenti di Intelligenza Artificiale.
Il simbolo, creato in collaborazione con altre entità operanti del settore come parte della Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), mira a portare trasparenza nella creazione di contenuti e a ridurre l’impatto della disinformazione o dei deepfake online. Nonostante queste premesse, però, non è chiaro se l’introduzione di questo logo possa effettivamente rivelarsi efficace.
Lato grafico, il simbolo ricorda le due lettere “CR” minuscole, racchiuse un una sorta di bolla con un angolo retto in basso a destra. Questo dovrebbe apparire dove viene verificata la presenza di metadati elaborati dall’IA, che si tratti di file PDF, foto o video.
Il simbolo verrà aggiunto automaticamente, quando si utilizzeranno determinati strumenti (come i generatori di immagini IA). In altri casi, però, il logo può essere incluso dal software utilizzato in software come Adobe Photoshop o Premiere. Inoltre, a quanto pare, sarà presto adottato anche da Bing Image Creator.
Logo CR: per Adobe sarà comune quanto il simbolo del copyright
Adobe ha collaborato con organizzazioni come BBC, Microsoft, Nikon e Truepic per sviluppare il sistema Content Credentials come parte del C2PA, un gruppo che mira a stabilire standard tecnici per la certificazione dell’origine e della provenienza dei contenuti digitali.
Adobe fa riferimento al simbolo CR come “icona di trasparenza” e C2PA ha scelto queste due lettere che stanno a significare le “credenziali” legate al contenuto, evitando potenziale confusione con le icone Creative Commons (CC).
Secondo Adobe, il logo CR diventerà comune quanto il simbolo del copyright in un prossimo futuro. La stessa azienda ha paragonato questa sigla a una “etichetta nutrizionale digitale” o a un elenco di ingredienti che “compongono” il supporto multimediale.
“Questo elenco di ingredienti mostrerà informazioni verificate come contesto chiave in modo che le persone possano essere sicure di ciò che stanno guardando” ha scritto a riguardo C2PA sul suo sito Web.