L’implementazione di Adobe Firefly su Photoshop è stato solo il primo segnale dell’arrivo dell’IA generativa nella suite del gigante statunitense. La modifica di immagini e video diventa ancora più semplice ora che l’intelligenza artificiale fornisce funzionalità avanzate accessibili con pochi click. Con l’evoluzione del servizio, poi, le sue potenzialità diventano ancora più evidenti. L’ultimo aggiornamento in particolar modo introduce alcune novità per Adobe Firefly a dir poco essenziali, sia per accogliere più utenti, sia per rasserenare le aziende.
Adobe Firefly: più lingue e più trasparenza
L’IA generativa firmata Adobe da questi giorni accoglierà molti più utenti grazie al supporto a oltre 100 lingue diverse per gli input e al superamento della soglia delle 20 lingue per l’interfaccia utente. In questo modo sia privati che aziende potranno abbracciare l’intelligenza artificiale il prima possibile, potenziandosi per portare a termine attività di ritocco di foto e video il prima possibile e ottenendo risultati eccezionali.
Per modificare come si deve qualsiasi contenuto audiovisivo, però, è anche necessario tutelarsi dal punto di vista legale. Per questo arrivano le Content Credentials, delle etichette informative che introducono dei dettagli chiave nei metadati delle immagini in maniera tale da riconoscere i contenuti generati da quelli creati dall’uomo.
Adobe Firefly for Enterprise, invece, permette alle aziende di evitare l’uso di dati di addestramento terzi e di focalizzarsi sulla propria offerta. In altre parole, l’IA può essere addestrata sulla base delle risorse della società, seguendo il suo stile e il suo linguaggio.
Tutto ciò è già disponibile su Adobe Firefly con l’ultimo update e ogni novità verrà integrata automaticamente nel resto della suite Creative Cloud che ha accesso all’IA generativa.