A sei giorni dalla presentazione dei Mini PC basati su processori Intel Meteor Lake e Intel Raptor Lake Refresh di quattordicesima generazione, è la stessa società di Pat Gelsinger a confermare ufficialmente l’abbandono della piattaforma NUC o Next Unit of Compute. La gestione di questa tipologia di dispositivi passerà a partner commerciali, mentre il gigante statunitense si focalizzerà su altre divisioni in futuro, molto probabilmente guardando con interesse all’intelligenza artificiale e spostando risorse umane ed economiche verso tale segmento.
Intel abbandona l’iniziativa NUC
Intel ha rilasciato una dichiarazione specificando i termini con i quali si chiude l’iniziativa NUC: “Abbiamo deciso di terminare gli investimenti diretti nella divisione Next Unit of Compute (NUC) e modificare la nostra strategia per permettere ai nostri partner nell’ecosistema di continuare l’innovazione e la crescita di NUC. Questa decisione non avrà conseguenze per il resto delle divisioni Intel Client Computing Group (CCG) o Network and Edge Computing (NEX). Inoltre, stiamo lavorando con i nostri partner per garantire una transizione tranquilla e il rispetto di tutti gli impegni già presi”.
Con queste parole cessa pertanto l’attività della divisione NUC, nata per creare “Mini PC” dotati esclusivamente di hardware e sistema di dissipazione. Tra gli ultimi progetti rilasciati sul mercato, ricordiamo, figurano tre NUC: Bravo Canyon con design Rugged, Arena Canyon per workstation, e Raptor Canyon Extreme per gaming di fascia alta collegabili esternamente con schede grafiche fino alla GeForce RTX 4090 Founders Edition di ultima generazione.
Non sono chiare le esatte ragioni dietro la chiusura della iniziativa NUC, ma il suo futuro è ben definito: saranno i partner a produrre Mini PC/NUC continuando l’innovazione di questo segmento, non estremamente popolare ma apprezzato soprattutto dai clienti aziendali.