Microsoft saluta per sempre la sua linea di periferiche: mouse, tastiere e webcam non verranno più prodotte sotto il nome del colosso di Redmond, che invece si concentrerà sulla produzione di accessori per PC a marchio Surface. Resteranno quindi penne digitali, mouse e tastiere specifiche per i dispositivi della gamma Surface, ma è giunto il momento di dire addio alle soluzioni che tutti conosciamo sin dal 1983.
L’annuncio è arrivato in anteprima da Nikkei Asia, autorevole portale orientale che ha riferito per la prima volta questa storica decisione da parte del gigante statunitense. La successiva dichiarazione di Microsoft chiarisce che la società si sta effettivamente concentrando sulla linea Surface per il futuro anziché sui suoi accessori dal marchio omonimo.
La differenza è sostanziale: se da un lato le periferiche Microsoft vengono infatti offerte a prezzi più competitivi e accessibili, la linea Surface è prevalentemente premium e, ad oggi, nemmeno include una webcam. Per questa ragione, non è chiaro se l’azienda introdurrà nuovi accessori brandizzati Surface dal costo più accessibile, o se si limiterà alla progettazione di altre soluzioni di fascia medio-alta. Ciò significa che le apprezzate tastiere ergonomiche di Microsoft potrebbero scomparire, come anche altri accessori finora distribuiti esclusivamente al di fuori del brand Surface.
La ragione dietro questa sorprendente mossa è chiara: il mercato dei PC, e quindi di conseguenza anche quello degli accessori per computer, sta vivendo un periodo molto negativo: nel caso specifico di Microsoft, si traduce in una diminuzione delle vendite del 30% su base annua.
Dan Laycock, Senior Communications Manager presso Microsoft, ha dunque dichiarato: “in futuro ci concentreremo sul nostro portfolio di accessori PC brandizzati Surface. Continueremo a offrire una gamma di accessori con questo marchio, inclusi mouse, tastiere, penne, dock, adattatori e altro ancora. Gli accessori PC del brand Microsoft esistenti, come mouse, tastiere e webcam, continueranno a essere venduti nei mercati esistenti, ai prezzi attuali e fino all’esaurimento delle scorte di magazzino“.