Addio alla radio sugli smartphone di Samsung e degli altri produttori: ecco perché

Samsung disattiva la radio FM sui suoi smartphone: avviene solo in Italia e sulla base di un provvedimento normativo del 2017.
Addio alla radio sugli smartphone di Samsung e degli altri produttori: ecco perché

Installando gli ultimi aggiornamenti ufficiali per gli smartphone Samsung gli utenti vengono avvisati circa la rimozione di una funzione: radio FM.
Fino ad oggi, infatti, sui dispositivi dotati di modulo radio FM era possibile ascoltare le trasmissioni radiofoniche come con qualunque altro ricevitore.
Sulla base di quanto prevede una legge italiana (n. 205/2017) tutti i produttori di smartphone sono obbligati, entro il 31 dicembre 2020, a disattivare il modulo radio FM. Quindi non solo Samsung ma anche tutti gli altri.

Posto che al giorno d’oggi praticamente nessuno utilizza la funzione radio FM sugli smartphone, perché si è sentito il bisogno di imporre per legge un simile adempimento a carico dei produttori? Non è dato saperlo.

Dal 1° gennaio 2020 tutti i prodotti che integrano un modulo radio devono essere compatibili con DAB+ (Digital Audio Broadcasting Plus) ovvero con lo standard europeo che offre maggiore qualità del segnale e quindi garantisce un’esperienza d’ascolto migliore.

Nessun produttore di smartphone ha ovviamente deciso di inserire hardware compatibile con DAB+ perché ciò richiederebbe una spesa aggiuntiva ma soprattutto andrebbe a togliere spazio all’interno del telefono per funzioni decisamente più importanti.

È quindi quanto meno curioso come nel provvedimento si sia sentito il bisogno di normare un qualcosa che di fatto avrebbe avuto comunque vita breve. Già sono rimasti pochi gli smartphone con radio FM e i produttori non hanno certamente intenzione di guardare a DAB+. Il supporto per le radio FM sarebbe stato quindi accantonato in modo naturale dagli stessi utenti. Anche perché ormai con i piani dati oggi disponibili e con la presenza in rete di tutte le radio, accessibili anche mediante appositi “aggregatori”, sono veramente pochi a cercare ancora la presenza di un modulo radio FM sugli smartphone.

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