Era la fine del 1971 quando Samuel “Ray” Tomlinson inviò la prima email della storia. Poco noto ai più, Tomlinson – classe 1941, spentosi qualche giorno fa in seguito ad un attacco cardiaco – partecipò allo sviluppo di ARPANET, la rete che fu voluta nel 1969 dal DARPA, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e da cui poi – a distanza di qualche anno – nel 1983, sarebbe nata Internet.
Inizialmente nata per scopi militari, ARPANET fu utilizzata per collegare università e centri di ricerca.
L’invenzione della posta elettronica di Ray Tomlinson ha contribuito a “rivoluzionare il mondo” cambiando radicalmente le modalità di comunicazione tra individui.
L’idea dell’email fu prima sfruttata per inviare e ricevere comunicazioni tra le università collegate reciprocamente attraverso ARPANET.
E pensare che quando Tomlinson mostrò il suo lavoro al collega Jerry Burchfiel, questi esclamò: “non farlo vedere a nessuno, non è ciò su cui siamo stati chiamati ad impegnarci“.
Tomlinson usò il simbolo della chiocciola (“@” o “at”) per separare il nome del destinatario dell’email dall’host. Per specificare, cioè, il sistema sul quale è ospitato l'”account” di posta che dovrà ricevere il messaggio.
Diversamente da quanto riportano molte testate, Tomlinson non inventò la chiocciola (“at”): il simbolo era già ben noto, conosciuto ed utilizzato.
L’informatico statunitense, piuttosto, lo sfruttò per la sua idea di posta elettronica come d’altra parte lo stesso Tomlinson spiegava in questa pagina.
Di seguito, una copia della tastiera ASR 33 che Tomlison utilizzò per l’invio delle prime email.
All’epoca, il simbolo @ era condiviso con la lettera “P” ed era ottenibile premendo il tasto SHIFT.
Tomlinson ha spesso rivelato di non ricordare il testo della prima email: non era importante ed ha sempre spiegato di aver usato qualche carattere di test.