A partire da febbraio 2022, Spotify ha prodotto e commercializzato un interessante dispositivo per automobili chiamato Car Thing.
Il servizio legato a tale prodotto, stando a una nota ufficiale della compagnia, smetterà di funzionare completamente il 9 dicembre 2024.
Stiamo parlando di un accessorio collegato al cruscotto delle auto che permette di controllare un account Spotify su smartphone, collegando lo stesso agli altoparlanti del veicolo attraverso la tecnologia Bluetooth o via cavo.
Car Thing è un progetto avviato nell’aprile 2021, con una produzione in numero limitato, per poi un lancio effettivo cominciato giusto all’inizio dell’anno successivo. A causa della scarsa domanda e di alcuni problemi riguardo la catena di fornitura, l’azienda svedese ha però deciso di concludere questo progetto, mettendo fine alla produzione di tali dispositivi già a luglio 2022. Nonostante ciò, i modelli di Car Thing hanno continuato a funzionare senza problemi per quasi due anni.
Addio a Car Thing di Spotify: l’azienda consiglia di smaltire il dispositivo
Giusto qualche ora fa, però, è arrivata la brutta notizia. Attraverso un’e-mail, infatti, i clienti che hanno acquistato Car Thing, sono stati avvertiti che il prodotto cesserà di essere operativo dal prossimo 9 dicembre.
Secondo quanto emerso, non ha intenzione di offrire opzioni di rimborso per il prodotto o di rendere open source il codice di programmazione dello stesso. Di fatto, il consiglio della compagnia ai suoi clienti è semplice “Ripristinare le impostazioni di fabbrica e smaltire in modo sicuro il dispositivo in conformità con le linee guida locali sui rifiuti elettronici“. Una mossa che, proprio in virtù delle sempre più diffuse politiche green, lascia molti dubbi tra l’utenza già delusa da quanto accaduto.
Spotify ha poi voluto confermare come comprenda la delusione dei clienti, ma che l’azienda ha intenzione di concentrare le proprie energie e risorse su nuove funzionalità e miglioramenti della propria piattaforma.
Una delle ultime e interessanti integrazioni per quanto riguarda Spotify, per esempio, riguarda la possibilità di generare playlist attraverso l’Intelligenza Artificiale.