Una ricerca elaborata Acronis a livello mondiale mette in evidenza che il 92% delle imprese ha dovuto adottare nuove tecnologie per passare al lavoro a distanza e che il 31% delle stesse è stato attaccato almeno una volta al giorno durante la pandemia.
L’azienda, che offre soluzioni in grado di coniugare protezione dei dati e sicurezza informatica per offrire una cyber protection integrata e automatizzata, ha quindi deciso di presentare sul mercato Acronis Cyber Protect 15.
Si tratta di un prodotto cucito espressamente sulle necessità delle imprese che integra backup, disaster recovery, antimalware di ultima generazione, cybersecurity e strumenti di gestione degli endpoint in un’unica soluzione.
Acronis Cyber Protect 15 è stata progettata per ridurre la complessità e migliorare la sicurezza senza incidere sui costi di gestione. Il problema delle aziende di oggi, infatti, è che i sistemi dei dipendenti e dei collaboratori si trovano sempre più di frequente fuori dalle mura dell’impresa. Lo smart working è un ottimo strumento che se utilizzato correttamente consente in molti casi di continuare a fare business (business-as-usual) ma che pone diversi interrogativi in materia di sicurezza, riservatezza e integrità dei dati.
Con Acronis Cyber Protect 15 l’azienda ha a disposizione uno strumento versatile e completo che effettua una continua analisi comportamentale basata sull’intelligenza artificiale utile a rilevare e bloccare sul nascere eventuali attacchi zero-day, filtra gli URL, valuta le vulnerabilità, protegge le videoconferenze e offre una gestione delle patch automatizzata. Caratteristiche che difendono l’azienda dalle minacce informatiche più recenti e garantiscono al contempo il ripristino dei dati e dei sistemi nel più breve tempo possibile.
In tema di videoconferenze, Acronis spiega che la nuova soluzione software appena presentata protegge attivamente dagli attacchi perpetrati ai danni di applicazioni quali Zoom, Webex e Microsoft Teams. Una vulnerabilità individuata in Webex, ad esempio, è stata correttamente e proattivamente gestita da Cyber Protect prima ancora che venisse rilevata da Cisco, hanno spiegato i tecnici di Acronis.
Come evidenziato nelle pagine dedicate ad Acronis Cyber Protect 15, consente di gestire da un unico pannello tutti i dispositivi aziendali indipendentemente dalla loro posizione fisica verificandone la configurazione e la sicurezza.
Un approccio che, basandosi su un modulo agent, un’interfaccia di gestione e una licenza, permette di proteggere a 360 gradi i vari device, proprio laddove le soluzioni tradizionali tipicamente falliscono.
“Se l’antimalware non è integrato con il backup, non riesce a individuare le minacce presenti in una copia secondaria. Se è il backup a non essere integrato con l’antimalware, sarà vulnerabile ai ceppi di ransomware più recenti, capaci di disabilitare e danneggiare i file di backup“, si osserva da Acronis.
Un’unica soluzione integrata che aumenta l’affidabilità e riduce il tempo necessario ai professionisti IT per conoscere, distribuire e gestire ogni singolo intervento.