DeepSeek sta vivendo una popolarità straordinaria, con un successo travolgente che è arrivato a coinvolgere anche gli Stati Uniti. Il boom del modello AI cinese è stato tale da mettere in ombra persino ChatGPT-4, considerato il punto di riferimento del settore, almeno fino a qualche giorno fa.
Dopo i primi giorni di entusiasmo, DeepSeek ha però mostrato alcuni aspetti poco limpidi, che stanno creando non pochi problemi alla compagnia che lo gestisce. Dalle accuse di aver copiato dal lavoro di OpenAI fino ai problemi vissuti nel nostro paese, il modello AI ha svelato ben presto di non avere politiche particolarmente limpide.
L’ultima accusa mossa a chi gestisce DeepSeek risale a poche ore fa, con un’accusa pesante: i chip utilizzati per l’AI, prodotti da NVIDIA, sarebbero stati acquistati aggirando le sanzioni USA rispetto al paese asiatico. La transazione, a quanto pare, sembra essere avvenuta attraverso terze parti a Singapore.
Chip NVIDIA acquistati a Singapore? Ecco cosa potrebbe essere successo
NVIDIA, d’altro canto, ha un fiorente mercato nel piccolo paese asiatico. Del suo fatturato complessivo, il 22% riguarda proprio il mercato di Singapore. In un contesto del genere, sembra plausibile che DeepSeek abbia acquistato i chip dal produttore di hardware americano senza troppe preoccupazioni.
La stessa azienda ha ammesso di aver utilizzato 2.048 chip GPU H800 di NVIDIA per addestrare il suo modello V3 e il suo modello R1 è stato probabilmente addestrato su una macchina più potente, che probabilmente richiedeva l’uso di GPU NVIDIA ancora più avanzate e non disponibili sul mercato cinese.
Oltre a queste accuse, altri grandi dubbi riguardo questo LLM riguardano i metodi di addestramento. In molti mettono in dubbio che lo stesso sia avvenuto senza tenere conto dei diritti d’autore. A quanto pare, il successo di DeepSeek ha portato a galla anche potenziali problematiche che potrebbero influire non poco sul futuro del progetto.