TIM ed EOLO rafforzano la loro collaborazione per portare la banda ultralarga nelle aree bianche.
Le due società hanno sottoscritto un Memorandum of understanding per l’avvio di un progetto di partnership strategica incentrato sulle zone del Paese ancora escluse dalla connettività ultrabroadband.
Ad oggi EOLO raggiunge 6.500 comuni italiani e il 79% delle unità immobiliari nelle aree rurali o a bassa densità abitativa. Così TIM si appoggia all’infrastruttura di EOLO per raggiungere nuovi clienti lontano dalle aree abitative meno popolose.
TIM offre già soluzioni di connettività in modalità FWA (Fixed Wireless Access) previa installazione presso il cliente di un modem indoor o outdoor ove necessario per ottimizzare la ricezione del segnale.
Fino ad oggi le offerte FWA di TIM hanno previsto l’utilizzo della connessione dati 4G/4G+ dell’operatore di telecomunicazioni; l’accordo con EOLO permetterà di fornire la connettività ai clienti finali usando anche altre tecnologie.
L’accordo prevede l’avvio di una sperimentazione entro il mese di ottobre 2021 volta ad effettuare una serie di analisi e verifiche sul campo per giungere alla definizione delle procedure tecniche e operative per l’erogazione dei servizi wholesale di EOLO sulla rete TIM.
Di fatto EOLO diventa in questo caso per TIM un fornitore di servizi wholesale (e non il contrario come avviene di solito in molte aree del Paese) consentendo di coprire in modalità wireless anche le zone più complesse da raggiungere. Un esempio sono tutte quelle situazioni in cui l’immobile del cliente da servire è troppo distante dalla centrale o dall’armadio stradale (cabinet) per assicurare un livello minimo di prestazioni con le tecnologie xDSL (cosiddette “linee lunghe“).
Nel comunicato di TIM non si fa ancora riferimento alle prestazioni massime: l’offerta FWA attualmente commercializzata e basata su 4G/4G+ permette di raggiungere fino a 40 o 100 Mbps in downstream a seconda dei casi.
EOLO opera su tecnologia wireless proprietaria sia su banda libera che su banda licenziata. Nel primo caso vengono offerti fino a 30 Mbps in downstream e 8 Mbps in upstream; nel secondo i pacchetti dati viaggiano sulla banda dei 28 GHz, spettro di frequenze di cui EOLO detiene il diritto d’uso per l’intero territorio nazionale italiano, e le prestazioni massime salgono fino a 200 e 100 Mbps rispettivamente in downstream e upstream.
Lungo la Penisola EOLO ha dislocato più di 3.000 base station sfruttando 11.600 chilometri di dorsale in fibra ottica per interconnettere le varie antenne. La presenza di EOLO si concentra maggiormente nel centro-nord.
Secondo quanto previsto nel Piano Strategico Banda Ultralarga (BUL), che recepisce le definizioni e le indicazioni del BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications), anche le connessioni wireless sono ascrivibili alla classe VHCN (Very High Capacity Network) purché immediatamente a monte di esse sia presente un collegamento in fibra ottica.