Nelle scorse ore Oracle ha comunicato l’approvazione da parte del Dipartimento della Giustizia statunitense (DOJ) dell’accordo che ha avuto come conseguenza l’acquisizione di Sun Microsystems per un importo pari a 7,4 miliardi di dollari.
Sebbene l’intesa abbia ricevuto un’importante “via libera” – dopo il benestare degli azionisti di Sun, manifestato a metà luglio -, deve ancora giungere il parere degli organi di vigilanza europei.
L’acquisizione, di fatto andata in porto lo scorso mese di aprile, consentirà ad Oracle di porre nel proprio portafoglio tutta una serie di nuove risorse. La società guidata da Larry Ellison potrà così rafforzarsi nel mercato server e portare in casa un ricco patrimonio opensource fatto di MySQL e Java. Con un’offerta integrata, che includa database, server, Java, Solaris, GlassFish, NetBeans e tutto il middleware di contorno, Oracle può detenere una ownership de facto sui clienti, non solo in termini di prodotto, ma anche e soprattutto in termini di servizi, di assistenza, di consulenza e di supporto tecnico.
La Commissione Europea dovrebbe esprimersi in merito all’accordo Oracle-Sun nel corso del mese di settembre.
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