Nei giorni scorsi, parlando di Internet Explorer 9.0, Microsoft ha spiegato alcune modifiche che contribuiranno a migliorare le prestazioni della prossima versione del browser. La tecnologia, chiamata Direct2D e DirectWrite, sfrutterà la potenza di calcolo offerta dal processore installato sulla scheda grafica (GPU) per accelerare lato hardware la visualizzazione di contenuti grafici e testi presenti nelle pagine web.
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Passerà comunque del tempo prima che la tecnologia venga integrata nelle versioni pubbliche di Firefox. Ciò non avverrà almeno sino alla presentazione della versione finale di Firefox 3.7 che dovrebbe arrivare nel 2010.
Schouten ha pubblicato un grafico (ved. figura a lato) che mostra il miglioramento di performance ottenibile grazie all’uso di “Direct2D” e di “DirectWrite” durante la visualizzazione di numerosi e conosciuti siti web. I risultati prestazionali vengono paragonati all’attuale architettura GDI. Sia “Direct2D” che GDI fungono da “interfaccia” per i programmatori che non debbono preoccuparsi delle caratteristiche e delle specificità tecniche di ogni singola scheda video. “Direct2D“, tuttavia, si prefigge come scopo quello di sfruttare efficacemente le funzionalità di accelerazione hardware che contraddistinguono le moderne schede grafiche.
Inoltre, mentre GDI permette di “smussare” i caratteri solo orizzontalmente, “Direct2D” permette di ottenere effetti più gradevoli grazie all’azione che opera anche in verticale.
Schouten ricorda come la più veloce CPU desktop possa oggi svolgere operazioni nell’ordine delle centinaia di GFLOPS (“gigaflops” ovvero milardi di operazioni in virgola mobile per secondo) mentre le GPU più performanti nell’ordine dei TFLOPS (“teraflops” ovvero mille miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). “Direct2D” porta nei browser web quei benefici prestazionali che sino ad oggi erano deputati essenzialmente ai videogiochi.