Non è soltanto “lo spazio” lasciato vacante da Huawei dopo le dure restrizioni imposte dall’amministrazione Donald Trump ad essere stato sfruttato da Xiaomi.
Facendo infatti leva sul lavoro costruito anno dopo anno la società cinese è riuscita a guadagnare per la prima volta il secondo posto come produttore di smartphone a livello mondiale. Davanti a Xiaomi c’è solo Samsung.
A certificare il nuovo importante balzo in avanti di Xiaomi è Canalys che ha appena pubblicato i dati del secondo trimestre 2021.
Nel periodo dell’anno che ci siamo appena messi alle spalle le vendite di smartphone sono cresciute del 12% e ciò nonostante la pandemia ancora in corso.
Tutti i primi cinque produttori di smartphone in classifica ovvero, nell’ordine, Samsung, Xiaomi, Apple, Oppo e Vivo hanno fatto registrare una crescita nel numero di dispositivi venduti rispetto al precedente periodo di osservazione.
È però proprio Xiaomi a far registrare la crescita più marcata con un imponente +83%: un segno positivo talmente convincente che pone nelle mani dell’azienda cinese il 17% delle quote di mercato globali, a soli due punti percentuali dalla rivale Samsung (19%; la crescita è del 15%).
Apple viene adesso relegata in terza posizione con il 14% della “fetta” di mercato e una contenuta crescita (+1%).
In quarta e quinta posizione seguono con il 10% del mercato ciascuna altre due realtà cinesi “in grande spolvero” ossia Oppo e Vivo cresciute nelle vendite di smartphone rispettivamente del 28% e 27%.
Sono però i dati di Xiaomi a fare davvero impressione: l’azienda ha incrementato le vendite del 300% in America Latina e del 150% in Africa con i suoi dispositivi più economici che riescono a fare breccia tra gli utenti finali in maniera assai convincente. I risultati derivano anche dal consolidamento dei suoi canali di distribuzione in entrambe le regioni.
Canalys ha commentato che il nuovo obiettivo di Xiaomi è a questo punto quello di superare Samsung diventando il più grande vendor di smartphone al mondo.
Intanto in una lettera aperta indirizzata ai dipendenti dell’azienda Lei Jun, fondatore, presidente e CEO di Xiaomi ha sottolineato che diventare il numero 2 al mondo è una pietra miliare nella storia della società. “Dopo cinque anni di continui miglioramenti in condizioni estremamente difficili, le abilità dei prodotti Xiaomi sono state ampliate in modo significativo tanto da aprire la strada al segmento di mercato premium e contribuire ad aumentare le quote di mercato“.