Il successo di Windows 8 e di Windows RT, l’edizione del sistema operativo espressamente sviluppata per funzionare sui dispositivi mobili dotati di processore ARM, dipenderà – in larghissima parte – dalla qualità e dalla quantità di applicazioni disponibili nel Windows Store. È questo il pensiero comune di molti analisti che vedono nel negozio virtuale di Microsoft (dovrebbe fare da punto di riferimento per la scoperta, l’eventuale acquisto e l’installazione di nuove applicazioni) un elemento d’importanza cruciale per l’affermazione della piattaforma sviluppata dai tecnici di Redmond.
“La storia mostra come per gli utenti la prima impressione sia quella che conta“, ha osservato Patrick Moorhead, uno degli analisti di punta presso Moor Insights & Strategy, riferendosi all’attuale disponibilità di applicazioni per Windows 8. Citando gli insuccessi di HP con il suo TouchPad e di RIM con il BlackBerry PlayBook, Moorhead trova nelle débacle un comune filo conduttore: la scarsa disponibilità di applicazioni.
Secondo l’analista statunitense il Windows Store, almeno per il momento, a distanza di poche settimane dal lancio ufficiale di Windows 8, non sarebbe ancora pronto per il debutto perché mancherebbero programmi ritenuti essenziali da parte dell’utenza.
Windows Store è l’unico centro di distribuzione per le applicazioni compatibili con Windows 8, Windows RT ed, in particolare, con la nuova interfaccia a piastrelle Modern (precedentemente conosciuta col nome di “Metro“; vedere l’articolo Windows 8: “Modern” è il nome della nuova interfaccia?). Attualmente contiene circa 1.000 applicazioni (per la precisione, 1.087 programmi di cui 187 a pagamento) mentre, ad esempio, il negozio virtuale di Apple (App Store) ne ospita all’incirca 200.000 compatibili nello specifico con gli iPad.
Secondo Michael Silver, analista presso Gartner, la questione applicazioni è cruciale. Se il Windows Store non sarà sufficientemente pronto per “andare in scena”, Microsoft si troverebbe a dover spendere almeno mezzo miliardo di dollari in attività di marketing con il rischio di vedere Windows 8 e Windows RT penalizzati nelle scelte e nelle valutazioni degli utenti, similmente a quanto accaduto in passato nel caso di Windows Vista.
Sebbene un’eventuale penuria di applicazioni possa impattare di meno su Windows 8 rispetto a Windows RT (il sistema operativo potrà comunque eseguire software “legacy” dall’interfaccia desktop di tipo tradizionale), un “Windows Store” poco fornito potrebbe avere conseguenze negative sull’acquisto dei cosiddetti sistemi “convertibili”, quei prodotti – che saranno sempre più in voga – che uniscono le caratteristiche di un tablet multitouch a quelle di un notebook.
Molti analisti si dichiarano comunque quasi certi che il prossimo 26 ottobre il “Windows Store” possa presentarsi molto più completo, nella sua offerta, di quanto non sia oggi.