Nelle ultime settimane Intel ha dichiarato di detenere il 98% del mercato cloud. La società di Santa Clara – con una campagna pubblicitaria – ha un po’ voluto “marcare il territorio” ricordando che la quasi totalità dei sistemi utilizzati dai provider che forniscono servizi cloud si appoggia sull’architettura Intel. Il monopolio di Intel potrebbe tuttavia essere presto oggetto di attacco.
Durante l’Open Compute Project U.S. Summit 2017, Microsoft ha reso un importante annuncio rivelando che Windows Server potrà funzionare anche sui chip ARM.
Si tratta di un passaggio epocale che anticipa la possibilità di un’alternativa all’utilizzo delle tradizionali piattaforme x86.
Come abbiamo rilevato nell’articolo Differenza tra processori ARM e x86 il “matrimonio” tra sistemi server e ARM sarebbe stato solamente questione di tempo.
E l’annuncio di Microsoft sembra la naturale conseguenza del lavoro già svolto per eseguire Windows 10 sui dispositivi a cuore ARM: Qualcomm svela i piani futuri: Snapdragon 835 sui PC Windows 10.
Proprio Qualcomm è partner di Microsoft per accelerare lo sviluppo di servizi cloud su server ARM.
L’azienda californiana ha infatti svelato il suo nuovo server rack a una unità costruito utilizzando il suo chip ARM Centriq 2400 a ben 48 core.
Si tratta della prima piattaforma server al mondo realizzata ricorrendo a un processo costruttivo a 10 nm, una soluzione innovativa che mette una vera e propria pietra miliare.
I server Centriq 2400 dovrebbero infatti essere molto più convenienti e, allo stesso tempo, decisamente più parsimoniosi in termini di consumi energetici rispetto all’offerta Intel.
Qualcomm ha spiegato che il server appena presentato può integrarsi sin da subito dei datacenter ed è basato su Microsoft Project Olympus, iniziativa che mira a ottimizzare e standardizzare il design delle macchine server.
Al progetto Olympus collaborano, oltre a Qualcomm, anche Intel, AMD, NVidia oltre ad altre società di primo piano. Ciascuna azienda contribuirà con le proprie tecnologie guardando nella stessa direzione di Microsoft che con Olympus desidera arrivare a una soluzione in cui i componenti hardware siano facilmente sostituibili e interscambiabili.
L’idea è quella di portare sul versante hardware la stessa filosofia che guida lo sviluppo del software opensource.
I server Centriq 2400 di Qualcomm – in attesa del lancio commerciale – saranno intanto utilizzati da Microsoft per fornire i servizi della piattaforma Azure.