Si chiama Windows Core System (Windows Core OS) il sistema operativo modulare che rappresenterà le fondamenta di tutte le future piattaforme Microsoft. Avrebbe dovuto essere “la star” della prossima Build Conference (19-21 maggio prossimi) organizzata dall’azienda di Redmond ma la pandemia da Coronavirus ha indotto Microsoft ad annullare l’evento e a trasformarlo in un’occasione d’incontro in modalità esclusivamente online.
Unendo le informazioni già note a quanto emerso in queste ore, la principale caratteristica di Windows Core OS consiste nel fatto di essere una piattaforma modulare alla quale possono essere aggiunti componenti utili per adattare il funzionamento del sistema operativo allo specifico dispositivo.
Windows Core OS potrà adattarsi quindi a PC desktop, notebook, convertibili 2-in-1, tablet, Xbox, HoloLens e ai nuovi dispositivi a schermo pieghevole o flessibile.
Un “nocciolo” comune che sarà quindi in futuro utilizzato su una vasta schiera di dispositivi completamente differenti l’uno dall’altro, a partire dai prodotti basati su Windows 10X: Windows 10X: Microsoft presenta l’emulatore per provare in anteprima il sistema operativo.
Se a livello visivo Microsoft ha già offerto tante informazioni sulla nuova interfaccia di Windows 10X (verificabili anche installando l’apposito emulatore) e su quella di Windows 10, Windows Core OS userà una versione più avanzata di Windows Shell, nota come Composable Shell, capace di adattarsi a diversi tipi di dispositivi senza che il nucleo centrale debba essere modificato.
Windows Core OS eseguirà le applicazioni Universal Windows Platform (UWP) e ovviamente faciliterà il caricamento delle applicazioni PWA (Progressive Web App), dovrebbe offrire il supporto per le app Android e molto probabilmente consentire il caricamento dei tradizionali programmi Win32.