Windows 95 vive, anche a 23 anni dal suo debutto mondiale

Uno sviluppatore di Slack utilizza il framework Electron per eseguire Windows 95 sui moderni sistemi Windows, macOS e Linux.

Esattamente 23 anni fa, il 24 agosto 1995, Microsoft lanciava Windows 95. A quell’epoca IlSoftware.it ancora non esisteva ma l’autore di questo articolo, a pochi mesi di distanza della presentazione di Windows 95, pubblicò in rete una raccolta di tips & tricks per il nuovo sistema operativo.
Windows 95 fu una vera rivoluzione per Microsoft, primo sistema operativo ibrido 16/32 bit capace di effettuare subito il boot da interfaccia grafica e foriero di quel menu Start e di quella barra delle applicazioni che l’azienda di Redmond non ha mai abbandonato, se si escludono le prime e poco fortunate versioni di Windows 8.


Con Windows 95 gli utenti poterono finalmente abbandonare del tutto (o quasi) il prompt di MS-DOS e godere di un sistema operativo capace di funzionare su PC dotati di una configurazione hardware non particolarmente “brillante”: per eseguire Windows 95 decentemente bastavano appena 4 MB di RAM.

Per festeggiare l’anniversario, Felix Rieseberg – un ingegnere software che “milita” nelle file di Slackha appena rilasciato Windows 95 sotto forma di applicazione eseguibile sulle moderne versioni di Windows, sui sistemi macOS o addirittura su Linux.

Per avviare Windows 95 sui sistemi di oggi e fare un nostalgico tuffo nel passato, è sufficiente scaricare uno dei file pubblicati a questo indirizzo, su GitHub.
Windows 95 funziona sorprendentemente bene ancor oggi grazie all’intuizione di Rieseberg di supportare l’avvio del sistema operativo ricorrendo a Electron, framework opensource sviluppato e aggiornato da GitHub.
In Windows, dopo aver scaricato e avviato il file windows95-1.1.0-setup-x64.exe, basta selezionare la voce Start Windows 95 nel centro della schermata.

Di fatto Windows 95 non è ancora un abandonware, seppur si tratti di un software ormai appartenente a qualche “era geologica” fa in campo informatico. Ci auguriamo quindi che Microsoft accolga l’iniziativa di Rieseberg come dovrebbe: un giusto tributo a un sistema operativo che ha contribuito a fare davvero la storia.

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