I moderni computer introducono e introdurranno sempre più di frequente sensori utili per rilevare la presenza degli utenti. Abbiamo visto ad esempio la tecnologia Intel Wifi Proximity Sensing che è stata portata al debutto con il lancio dei nuovi processori Raptor Lake. Il segnale WiFi viene in questo caso utilizzato per verificare se l’utente è seduto dinanzi al PC o comunque si trova davanti allo schermo: il vantaggio è che in questo modo si può attivare il risparmio energetico Windows spegnendo tutti i componenti del sistema quando l’utente si allontana per poi riaccendere automaticamente il sistema al ritorno. Non solo. L’abbandono della postazione di lavoro può essere inoltre rilevato per bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana, ai fini della sicurezza.
Windows supporta il rilevamento della presenza
L’API HumanPresenceSensor è una libreria software sviluppata da Microsoft che consente ai programmi installati di rilevare la presenza umana su un dispositivo Windows 10 e Windows 11. L’API sfrutta i sensori di prossimità eventualmente presenti (sensori a infrarossi, a ultrasuoni, WiFi,…) per stabilire se l’utente si trova effettivamente dinanzi al suo PC. La stessa API può anche sfruttare la webcam del dispositivo per rilevare la presenza dell’utente.
HumanPresenceSensor è disponibile come parte delle API Windows 10 e 11: può essere quindi sfruttata dagli sviluppatori software per creare applicazioni che appunto controllano la presenza fisica dell’utente.
Un aggiornamento di anteprima per Windows 11 ha recentemente aggiunto (nelle versioni non definitive del sistema operativo), la nuova voce Sensore di presenza: si trova nella sezione Privacy e sicurezza delle impostazioni in corrispondenza della sezione Autorizzazioni Windows. Disattivando l’opzione Sensore di presenza, le applicazioni Windows 11 non saranno più in grado di rilevare la presenza dell’utente attraverso i sensori di sistema.
Allo stato attuale, la novità riguarda solo gli utenti di Windows 11 che sono iscritti al programma Windows Insider e che ricevono le versioni non definitive del sistema operativo via via pubblicate sul canale beta.