Anche se Windows 11 non ha ancora raggiunto gli utenti finali (la prima versione stabile del nuovo sistema operativo sarà rilasciata a ottobre prossimo) grazie alle versioni di anteprima destinate ai partecipanti al programma Windows Insider abbiamo già un quadro abbastanza chiaro di ciò che ci aspetta.
C’è però una novità che ha fatto andare su tutte le furie gli sviluppatori di browser web alternativi a Microsoft Edge come Firefox e Opera: allo stato attuale modificare il browser predefinito in Windows 11 appare cosa molto più complessa e noiosa rispetto a quanto avviene oggi con Windows 10.
Quando si installa Windows 11, Edge è configurato come browser predefinito. Per modificare questa impostazione in Windows 10 è sufficiente digitare App predefinite nella casella di ricerca del sistema operativo, cliccare su Browser web quindi sostituire Edge con un altro browser.
Nelle ultime versioni di anteprima di Windows 11 questa possibilità sembra del tutto scomparsa: digitando App predefinite nella casella di ricerca vengono mostrate due caselle ovvero Imposta impostazione predefinita per un tipo di file o un tipo di collegamento e Imposta impostazioni predefinite per le applicazioni. Non c’è più alcun riferimento a Browser web.
Se si digita Edge nel campo Cerca app e si fa clic sulla voce Microsoft Edge si nota che il browser viene associato a tutti i formati che possono essere aperti con il browser stesso: HTM, HTML, MHTML, MHT, PDF, SHTML, SVG, XHT, XHTML, FTP, HTTP e HTTPS.
Per modificare il browser predefinito si dovrebbe agire su ogni singola voce e selezionare, previa ulteriore conferma, il browser alternativo da sostituire a Edge.
È un processo inutilmente lungo rispetto a Windows 10 che consente di cambiare rapidamente e facilmente le app predefinite per email, mappe, musica, foto, video, browser web e così via.
Provati i principali browser alternativi al momento solo Firefox è stato in grado di modificare le impostazioni predefinite di Windows 11 senza inviare gli utenti alla sezione delle app predefinite indicando loro come procedere manualmente.
Dalla fondazione Mozilla che si occupa di sostenere lo sviluppo di Firefox si esprime una certa preoccupazione per la strada che è stata imboccata con le ultime versioni di Windows. “A partire da Windows 10 gli utenti hanno dovuto confrontarsi con ulteriori e inutili passaggi per agire sul browser predefinito“, ha osservato Selena Deckelmann, vice presidente senior di Firefox. “Questi strumenti generano confusione e sembrano progettati per limitare la libertà di scelta degli utenti interessati a usare un browser non-Microsoft“.
A Mozilla fa eco Opera che accusa Microsoft di voler mettere in ombra la concorrenza per favorire un proprio prodotto (Edge). “Togliere la scelta agli utenti è un passo indietro“, ha commentato Krystian Kolondra (Opera).
Al momento mancano all’appello le considerazioni di Google. Non è comunque escluso che prima di ottobre Microsoft metta mano alla procedura per la modifica del browser predefinito. Il rischio potrebbe essere un nuovo ballot screen prescritto dalla Commissione Europea.