A fine 2019 Microsoft aveva presentato tre prodotti destinati ad allontanare l’azienda dalle sue “consuetudini”: Surface Duo, Surface Neo e Windows 10X.
Il primo è un dispositivo Android fuori dagli schemi dotato di un doppio display e di un pennino digitale: Surface Duo: lancio fissato per il 10 settembre con Android preinstallato. Surface Duo è parso però un un po’ un “fuoco di paglia”: a breve distanza dal lancio Microsoft ha smesso di promuovere il dispositivo, gli aggiornamenti hanno iniziato “a latitare” e il futuro è un’incognita, soprattutto per quel che riguarda il rilascio degli aggiornamenti alle versioni più recenti di Android.
Il Surface Neo ha invece incontrato altre difficoltà: il rilascio del sistema operativo Windows 10X sul quale avrebbe dovuto basarsi, inizialmente progettato per i dispositivi a doppio schermo, è stato dapprima posticipato e poi Microsoft ha cambiato i piani confermando che sarebbe stato messo a disposizione anche sui dispositivi a schermo singolo: Windows 10X in arrivo a primavera 2021 sui nuovi dispositivi a schermo singolo.
Siamo in primavera ma i piani sembrano essere nuovamente mutati: secondo fonti vicine a Microsoft, Windows 10X non verrà in ogni caso rilasciato entro la fine di quest’anno ma potrebbe addirittura non vedere mai la luce.
La società di Redmond avrebbe deciso di concentrarsi sullo sviluppo di Windows 10 accantonando o quasi il progetto Windows 10X che di fatto avrebbe dovuto essere una versione alleggerita del sistema operativo.
Microsoft ha recentemente dichiarato che a livello mondiale circa 1,3 miliardi di dispositivi utilizzano Windows 10. C’era davvero bisogno di una versione “lite“?
La risposta è “probabilmente no”. Ciò che gli utenti si aspettano è una versione di Windows 10 capace di funzionare bene sulla piattaforma ARM.
Apple ha investito tantissimo per portare, via via, il suo intero ecosistema su ARM rendendo i suoi sistemi operativi compatibili con i SoC autoprogettati e derivati dal design dell’azienda britannica.
Nonostante l’importante collaborazione con Qualcomm, Microsoft non ha investito pesantemente nella stessa direzione sebbene le applicazioni x86 siano supportate in Windows on ARM ricorrendo all’emulazione: Windows 10 on ARM supporta le applicazioni x86 a 64 bit grazie all’emulazione. Ancora molto lunga e accidentata, però, è la strada da percorrere.
A questo punto parte delle novità che Microsoft avrebbe dovuto lanciare insieme con Windows 10X debutteranno quasi sicuramente, a meno di slittamenti, in occasione della pubblicazione di Windows 10 Sun Valley, feature update atteso per l’autunno 2021.
Quello che cercano gli utenti non è un nuovo sistema operativo come Windows 10X (peraltro non installabile in proprio ma soltanto dagli OEM) ma buona parte delle sue idee e caratteristiche portate su Windows 10.