Si chiama Windows Display Driver Model (WDDM) il modello per i driver delle schede video introdotto da Microsoft ai tempi del lancio di Windows Vista e conservato nelle successive versioni del sistema operativo, Windows 10 compreso.
Con il rilascio di Windows 10 Aggiornamento di maggio 2020 (versione 2004), il sistema operativo Microsoft abbraccia le specifiche WDDM 2.7.
Si tratta di una novità importante perché il framework grafico di Windows adesso introduce il cosiddetto GPU scheduling gestito mediante accelerazione hardware. Ciò significa che i driver compatibili WDDM 2.7 consentiranno alle schede video dedicate e integrate di gestire direttamente la loro memoria RAM con evidenti progressi in termini di prestazioni, latenza (che risulterà significativamente ridotta) e valore frame per second (fps) ottenibile.
AMD e NVidia hanno comunicato di essere già pronte a supportare il GPU scheduling all’interno dei propri driver e che la novità sarà inserita in una prossima versione.
In particolare, la versione dei driver NVidia 450.99 rilasciata agli sviluppatori è già compatibile WDDM 2.7 ma il supporto del GPU scheduling non è ancora ufficiale; forzandone l’attivazione si potrebbero ancora verificare dei problemi.
D’altra parte Windows 10 ancora non integra l’opzione per attivare GPU scheduling, impostazione che dovrebbe risultare accessibile digitando Impostazioni grafica nella casella di ricerca del sistema operativo (ad oggi da questa schermata si può solamente scegliere la scheda video da utilizzare per ciascuna applicazione, quella integrata o quella dedicata: Scegliere la scheda grafica da usare con Windows 10).
Chi volesse, può provare a forzare l’abilitazione di GPU scheduling in Windows 10 aprendo il prompt dei comandi con i diritti di amministratore e digitando quanto segue:
Per disattivare la funzionalità, basterà digitare: