L’installazione di Windows 10 sarà più leggera rispetto alle precedenti versioni del sistema operativo Microsoft. In una nota appena pubblicata sul blog ufficiale di Windows, i tecnici del colosso di Redmond hanno spiegato che Windows 10 occuperà meno spazio su disco: circa 1,5 GB in meno per quanto riguarda le versioni a 32 bit; 2,6 GB per quanto concerne le versioni a 64 bit.
Il risparmio in termini di spazio occupato sull’hard disk si concretizza agendo su due aspetti principali. In primis, Windows 10 utilizzerà un algoritmo “intelligente” che, sulla base delle caratteristiche hardware del sistema in uso, provvederà a comprimere automaticamente i file di sistema (il riferimento alla compressione dei file di sistema è già presente nell’utilità Pulizia disco, nella build di anteprima 9879).
In seconda battuta, il sistema operativo non prevederà più l’utilizzo delle ben note partizioni di ripristino ma integrerà versioni ulteriormente migliorate dei meccanismi Refresh e Reset introdotti con Windows 8.1 (nell’articolo le differenze tra reinizializzazione o refresh e reimpostazione o reset del sistema).
Eliminando la necessità delle partizioni di ripristino, Microsoft spiega che potranno essere recuperati tra 4 e 12 GB addizionali di spazio su disco.
Perché Windows 10 vuole diventare più parsimonioso in termini di spazio occupato su disco? Semplicemente perché le unità SSD sono sempre più diffuse ma hanno ancora costi a gigabyte non paragonabili con gli hard disk magnetomeccanici di tipo tradizionale.
Spesso, quindi, vengono utilizzate unità SSD con capienza limitata che Windows 10, ovviamente, non può riempire per buona parte già nella configurazione di default.
Inoltre, Windows 10 è un sistema operativo pensato per funzionare su ogni genere di dispositivo, compresi quelli dotati di semplici memorie flash di capienza non superiore a 16 GB. In questi frangenti, disporre di una versione di Windows capace di essere il più compatta possibile è un aspetto di fondamentale importanza.