Il messaggio Windows 10 non è più supportato su questo PC è probabilmente destinato ad apparire con sempre maggior frequenza, in futuro.
Windows 10 è infatti “l’ultimo Windows” di Microsoft: l’azienda di Redmond non ha intenzione di rilasciare nuove versioni del sistema operativo ma di sviluppare continuamente Windows 10 migliorandone ed estendendone le funzionalità grazie al rilascio di due feature update l’anno, a marzo e settembre: Aggiornamenti per Windows 10 e Office a marzo e settembre, ogni anno.
Windows 10 può così “cambiare pelle”, anche radicalmente, ed evolvere nel tempo allontanandosi moltissimo dalla prima versione rilasciata a luglio 2015 (tra l’altro ormai non più supportata, da maggio 2017).
I possessori di alcuni dispositivi basati su processore Intel Atom Clover Trail e già aggiornati a Windows 10 Anniversary Update hanno segnalato di non essere in grado di installare Windows 10 Creators Update: al momento dell’aggiornamento, infatti, Windows 10 mostra il laconico messaggio d’errore Windows 10 non è più supportato su questo PC.
Il motivo alla base dell’impossibilità di installare Windows 10 Creators Update sui dispositivi dotati di CPU Atom Clover Trail sarebbe un problema di driver legato al mancato supporto della GPU integrata, realizzata non da Intel stessa ma – questa volta – da Imagination Technologies.
Secondo fonti vicine a Microsoft, i tecnici dell’azienda sarebbe al lavoro per estendere il supporto dei processori Clover Trail Atom Z2760, Atom Z2520, Atom Z2560 e Atom Z2580 a partire da Windows 10 Creators Update ma per adesso non ci sono conferme in tal senso.
I processori in questione sono stati utilizzati in molti dispositivi hardware commercializzati tra il 2012 e il 2015.
Se i possessori degli stessi device fossero rimasti con Windows 8.1 avrebbero potuto godere del supporto Microsoft fino al 10 gennaio 2023 (data di ritiro del sistema operativo). Aggiornando a Windows 10, invece, ed essendo al momento impossibilitati ad applicare il Creators Update, gli stessi utenti potranno fruire del supporto Microsoft (e quindi ricevere le patch di sicurezza) soltanto fino ai primi mesi del 2018.