Il rilascio dell’ultimo feature update per Windows 10 (Windows 10 Aggiornamento di novembre 2019, versione 1909) non ha evidenziato problemi di rilievo come purtroppo accaduto in molti casi precedenti: Windows 10 Aggiornamento di novembre 2019: guida alle novità.
Già prima dell’avvio della distribuzione attraverso Windows Update, si sapeva infatti che Windows 10 Aggiornamento di novembre 2019 sarebbe stato più che altro un Service Pack, utile a rendere più stabile il sistema e risolvere problematiche già note in precedenza.
Adesso emerge che Microsoft molto probabilmente utilizzerà il secondo feature update per Windows 10 di ciascun anno – quello rilasciato tra settembre e novembre – per distribuire una sorta di Service Pack e rendere la piattaforma più solida.
Windows 10 20H2, ovvero l’aggiornamento che Microsoft rilascerà il prossimo autunno, si concentrerà quindi sul miglioramento della stabilità e delle prestazioni. Di dimensioni più ridotte, come peraltro accaduto con la release 1909, Windows 20H2 sarà più facile e veloce da applicare.
Il prossimo feature update (ancora conosciuto come Windows 10 20H1) che verrà pubblicato tra marzo e maggio prossimi, invece, sarà foriero di nuove funzionalità.
D’altra parte il “cambio di rotta” sul quale si è orientata Microsoft era già venuto a galla con la modifica del ciclo di vita dei vari feature update per Windows 10.
Come si può notare in questo documento di supporto, infatti, le versioni autunnali di Windows 10 nelle edizioni Enterprise ed Education riceveranno aggiornamenti addirittura per 30 mesi dal rilascio (anziché 18 mesi).
Come abbiamo spiegato nell’articolo Windows Update: come gestire gli aggiornamenti, non vi è alcuna esigenza pressante di installare subito tutti i nuovi aggiornamenti semestrali di Windows 10: l’importante è controllare la data di fine supporto della versione in uso e attivarsi per tempo al fine di aggiornare a una release più recente preferibilmente almeno 6 mesi prima della “scadenza”. Nulla vieta (a patto di installare le patch di sicurezza – aggiornamenti qualitativi – con regolarità) di installare un nuovo feature update di Windows 10 una sola volta all’anno o più.
Lanciando Windows 10, Microsoft ha presentato l’idea di Windows-as-a-service: un sistema operativo capace di “cambiare pelle” ogni 6 mesi modificando quando necessario anche il kernel ed evolvere con l’aggiunta di caratteristiche innovative.
Professionisti ed aziende hanno però chiesto a gran voce a Microsoft di rivedere tale modello per assicurare agli utenti un sistema operativo stabile e veloce.
La decisione di trasformare uno dei due rilasci annuali per Windows 10 in un Service Pack, seppur non confermata ufficialmente, appare una scelta assolutamente ragionevole che dà maggiori garanzie in termini di stabilità ed efficienza.