Sei stato momentaneamente sospeso da WhatsApp perché potresti aver violato le condizioni di utilizzo. È questo il messaggio che gli utenti di versioni alternative, non ufficiali, del client WhatsApp si stanno vedendo “recapitare” in queste ore.
La società controllata da Facebook ha infatti deciso per il “giro di vite” nei confronti di quegli utenti che non usano l’app ufficiale ma che hanno preferito orientarsi su applicazioni sviluppate da programmatori terzi.
Nella breve nota pubblicata sul sito di WhatsApp si fanno i nomi e si tira esplicitamente in ballo client WhatsApp alternativi come WhatsApp Plus. “Sii consapevole del fatto che WhatsApp Plus contiene un codice che WhatsApp non può garantire come sicuro e che le tue informazioni private possono potenzialmente essere passate a terze parti senza la tua conoscenza o autorizzazione“.
Sebbene nella nota di WhatsApp non se ne faccia menzione, anche gli utenti di WhatsAppMD (MD è acronimo di Material Design), così come quelli di altri client alternativi, sono stati oggetto dell’esclusione forzata dal network della popolarissima app di messaggistica istantanea.
L’esclusione dalla rete WhatsApp resta in vigore per 24 ore: durante questo frangente, la società acquisita da Facebook invita caldamente gli utenti a sbarazzarsi dei client alternativi e a limitarsi, ora ed in futuro, ad installare solo ed esclusivamente la versione ufficiale dell’app di messaggistica.
In un primo tempo Mounib Al Rifai e Joaquin Cuitiño, sviluppatori – rispettivamente – di WhatsApp+ e di WhatsAppMD, hanno comunicato di aver già individuato un workaround funzionante per tornare a consentire agli utenti di WhatsApp di utilizzare le loro app alternative.
Si tratta però di un braccio di ferro comunque pericoloso perché WhatsApp ha sempre invitato gli utenti ad attenersi scrupolosamente alle condizioni d’uso del servizio e ad installare solo il client ufficiale.
Successivamente, Al Rifai ha ufficializzato la chiusura del progetto WhatsApp+ dopo aver ricevuto un’ingiunzione “cease&desist” da parte di WhatsApp.