Da quanto tempo esiste una pagina web e come si presentava quel sito mesi od anni fa? Il progetto The Wayback Machine, mantenuto dalla Internet Archive, una biblioteca digitale senza scopo di lucro avente come obiettivo quello di facilitare l'”accesso universale alla conoscenza“, può offrire risposte molto interessanti. Soprattutto da alcuni giorni a questa parte.
Brewster Kahle, creatore del progetto (nel 1996 sviluppò insieme con Bruce Gilliat un software capace di scandagliare il contenuto delle pagine web e di scaricare tutti i contenuti pubblicamente accessibili), ha infatti spiegato che – grazie alle donazioni ricevute – si è potuto estendere enormemente l’indice di “The Wayback Machine” che oggi contiene qualcosa come 240 miliardi di URL, l’equivalente di cinque petabyte di dati (1015 bytes).
Con l’aggiornamento appena pubblicato, sono stati aggiunti circa 90 miliardi di URL e qualunque utente ha oggi la possibilità di verificare come si presentava una pagina web, dal 1996 sino al mese scorso.
La nuova versione dell’archivio di “The Wayback Machine” è consultabile facendo riferimento a questo indirizzo. Gli autori del progetto spiegato che, per il momento, alcuni dei dati più vecchi potrebbero apparire non direttamente consultabili: il vecchio indice resta fruibile facendo riferimento a questa pagina.
Kahle ha poi aggiunto che, grazie al contributo di un milione di dollari appena ottenuto, l’organizzazione potrà acquistare ulteriore spazio ampliando le sue risorse di storage ed estendendo ancora le abilità della “macchina del tempo”.