Mentre Vodafone e Wind avevano confermato il loro supporto ad Enel per lavorare sul progetto Open Fiber, di recente è arrivato il “no” ad una collaborazione da parte di TIM (vedere anche Dove e quando arriverà la fibra ottica Enel).
Oggi l’amministratore delegato di Vodafone, Aldo Bisio, ha confermato che l’iniziativa di Enel e l’accordo con la società di Francesco Starace “è senza dubbio una grande opportunità anche da punto di vista economico“.
Secondo il numero uno di Vodafone, infatti, “i contratti sottoscritti con Enel sono più convenienti rispetto alle alternative potenziali di investimento da soli o a quelle potenziali di acquisto in wholesale dall’incumbent” (leggasi TIM).
Bisio ha poi aggiunto che Vodafone, attraverso l’accordo con Enel, intende valorizzare gli investimenti della società sulla fibra erogata in modalità FTTC (Fiber-to-the-Cab) gettando le basi per un passaggio al FTTH (Fiber-to-the-Home), ritenuta “l’unica tecnologia veramente a prova di futuro“.
L’operatore di telecomunicazioni, con il supporto di Enel Open Fiber, porterà la fibra ottica in ulteriori 250 città italiane.
Vodafone, inoltre, si è dichiarata interessata ad un eventuale anticipo dell’asta (fissata per il momento al 2022) per l’assegnazione delle frequenze sui 700 MHz (che dovranno essere liberate dai network televisivi).
L’utilizzo dei 700 MHz permetterà di realizzare reti mobili a banda larga e ultralarga ancora più performanti grazie anche alla migliore abilità delle onde radio di superare gli ostacoli.