Fatta eccezione per i dispositivi Apple, la maggior parte dei caricabatterie distribuiti insieme con i dispositivi Android sono interscambiabili. Tutti i caricabatterie utilizzano infatti il connettore microUSB. Le uniche differenze possono riguardare amperaggio e tensione.
In Europa e Nord America i caricabatterie sono compatibili con le prese elettriche con tensioni 100-240V e frequenza 50-60 Hz (sul sito World Plugs si possono controllare le differenze tra i vari Paesi del mondo).
Nel caso dei vari caricabatterie ciò che varia dall’uno all’altro è l’amperaggio. Mentre è indispensabile rispettare le tensioni previste, onde evitare di causare malfunzionamenti alle batterie, l’amperaggio può differire rispetto a quello del caricabatterie originale.
Un valore inferiore in termini di amperaggio tenderà ad aumentare i tempi di ricarica mentre uno maggiore permetterà di ridurre le tempistiche.
La corrente in uscita sulla porta USB del computer è pari a 500 mA (0,5 A): collegando lo smartphone Android con un cavo USB al personal computer, il dispositivo mobile verrà ricaricato ma la procedura richiederà più tempo rispetto al caricabatterie originale.
Nell’articolo Scegliere il caricabatterie portatile: in viaggio con smartphone e tablet, abbiamo evidenziato le principali caratteristiche di batterie e caricabatterie soffermandoci sui caricabatterie da viaggio o power bank.
Un’applicazione appena aggiornata che si rivela interessante per verificare se il caricabatteria funziona e come si comportano altri caricabatterie nel ricaricare la batteria dello smartphone Android è Ampere.
Scaricabile da questa pagina, Ampere effettua una misurazione in tempo reale dei processi di carica e scarica della batteria.
In questo modo è possibile sapere quale caricabatteria si comporta in maniera migliore per ricaricare la batteria dello smartphone Android.
Durante la fase di scarica della batteria, quando lo smartphone non è alimentato con un caricabatterie collegato ad una presa elettrica a muro od un cavo USB, l’app Ampere mostra un valore in mA negativo. Tale valore riflette il consumo energetico istantaneo dello smartphone e dipende direttamente dalle specifiche tecniche del telefono, dalla luminosità del display scelta dall’utente o regolata in automatico, dalle applicazioni e dai servizi in esecuzione in background sullo smartphone, dallo stato dei moduli WiFi e GPS.
L’app Ampere di solito fornisce misurazioni attendibili utilizzando la maggior parte dei dispositivi Android (che debbono essere aggiornati almeno alla versione 4.0.3). I dati sono estratti attingendo ad un appropriato chip.
Non su tutti i dispositivi Android queste informazioni, tuttavia, sono accessibili. In calce alla pagina su Google Play di Ampere viene indicata la lista degli smartphone non compatibili con l’applicazione.
Dopo aver avviato Ampere, l’app mostrerà lo stato della batteria (stato di salute compreso), la tecnologia utilizzata (esempio: ioni di litio), temperatura e voltaggio.
Nel caso in cui, sui dispositivi Android 5.x “Lollipop”, l’app Ampere visualizzasse sempre il valore 0 in termini di mA, è possibile accedere alle impostazioni e provare ad utilizzare quello che viene indicato come “vecchio metodo di rilevamento“.
Nell’articolo Aumentare la durata della batteria su Android abbiamo pubblicato alcuni suggerimenti per far sì che la batteria dello smartphone Android possa avere una maggiore autonomia.