L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha lanciato una versione ulteriormente rinnovata del suo servizio Broadband Map che consente di avere un’idea delle prestazioni ottenibili in tutte le zone d’Italia (aree cittadine, periferie e zone rurali) con le varie tipologie di connessione dati, sia su rete fissa che in mobilità.
I dati di Broadband Map rappresentano un’ottima “cartina tornasole” per capire quali saranno le performance realmente ottenibili dopo l’attivazione, ad esempio, di una ADSL o di una connessione in fibra.
Per consultare Broadband Map, è sufficiente cliccare qui quindi ingrandire la mappa d’Italia fino a individuare l’area geografica di proprio interesse oppure servirsi della casella Ricerca indirizzo. Il servizio di AGCOM restituirà l’indicazione relativa alla velocità che ci si può attendere per ogni civico d’Italia.
La mappa di AGCOM mostra, utilizzando colorazioni differenti, la velocità di connessione rilevata nelle varie aree del Paese. Il dato espresso in Mbps indica la velocità di download sulle utenze che insistono nella zona geografica indicata.
Dal momento che la distanza dalla centrale o dall’armadio stradale nel caso delle connessioni FTTC è il primo parametro che influenza la velocità di connessione e, in particolare, la portante agganciata dal modem router, Broadband Map aiuta a scoprire le aree più “fortunate” e quelle in cui ci si deve accontentare di una connessione Internet meno veloce.
AGCOM non ha ufficialmente chiarito l’origine dei dati: secondo quanto previsto nella Determina Direttoriale 1/16/DSD i dati rilevati “sul campo” devono essere comunicati dagli operatori di telecomunicazioni: “l’Autorità costituisce, tramite periodico aggiornamento richiesto agli operatori autorizzati, una banca di dati di tutte le reti di accesso ad Internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale, dettagliando le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse“. E ancora: “I soggetti di cui all’art.1 della Delibera n. 7/16/CONS (ovvero “Tutti i soggetti pubblici e privati detentori delle infrastrutture di rete che forniscono il servizio di accesso ad Internet“) sono tenuti a comunicare all’Autorità i dati utili alla costituzione del “Sistema di mappatura”“.
Appare quindi inesatto, come in molti affermano, parlare di stime delle velocità ottenibili in downstream/upstream basate sulla distanza dell’utenza da servire dalla centrale e/o dall’armadio stradale.
La mappa prende in considerazione tutte le attività di copertura poste in essere sul territorio nazionale da ogni operatore di telecomunicazioni, Open Fiber compresa e quindi anche gli accessi di tipo FWA. Certo, non mancano le imprecisioni ma limitarsi a parlare di semplici stime appare certamente riduttivo.
In città Broadband Map aiuta a scoprire anche quelle unità immobiliari che risultano connesse direttamente alla centrale e che quindi, per le ragioni illustrate nell’articolo Rete rigida: cos’è e perché le prestazioni della connessione sono inferiori, non possono fruire di una connessione particolarmente performante.
A questo proposito abbiamo comunque notato in alcune zone d’Italia, con l’obiettivo di portare la connessione a banda ultralarga, gli operatori hanno iniziato a collegare le utenze con uno schema FTTE su rete rigida (utenze che precedentemente, su ADSL, si trovavano su rete elastica): Fibra ottica FTTH, FTTB, FTTC, FWA e ADSL: gli operatori dovranno specificare la tecnologia usata.
Il passaggio allo schema FTTE viene “certificato” anche dall’app Fibrapp, presentata più avanti.
Per effettuare un test in proprio, basta aprire la home page di Broadband Map quindi cliccare su Fisso cablato in alto per ottenere indicazioni sulla misurazione della velocità delle connessioni ADSL e fibra.
Cliccando sui pulsanti R, RF e FF in alto a sinistra si può verificare la disponibilità, rispettivamente, di connessioni wireless ADSL, FTTC e FTTH (suggeriamo di cominciare prima con una tipologia per poi disattivarla e passare alle altre, in modo da non avere troppe sovrapposizioni sulla mappa).
Sopra ogni riquadro disegnato sulla mappa, Broadband Map riporta le velocità di download medie rilevate in Mbps.
Per ottenere maggiori informazioni sulla connettività in fibra ottica, suggeriamo anche la lettura dell’articolo Copertura fibra TIM: gli strumenti più utili per le verifiche.
Applicazioni come Fibrapp e Fibermap consentono anche di stimare le velocità di connessione in downstream e upstream sia su ADSL che con collegamenti in fibra (vedere anche SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL).