Chi ha detto che Linux non è un sistema operativo adatto per eseguire videogiochi? La nota software house statunitense Valve aveva già espresso, nel corso di quest’estate, il suo disinteresse nei confronti di Windows 8 preferendo gettarsi in una nuova avventura (Valve: “Windows 8 è una catastrofe”. Virata verso Linux).
Da quest’oggi Steam, il negozio virtuale di Valve che consente di acquistare ed installare videogiochi, diventa compatibile con Linux, per il momento esclusivamente con Ubuntu. L’elenco dei videogiochi già disponibili per la piattaforma del pinguino è consultabile a questo indirizzo: si tratta di 39 titoli commercializzati a prezzo variabile, da 3,99 euro in su (Team Fortress 2 è addirittura gratuito).
L’annuncio da parte di Valve arriva a ridosso del Natale a conclusione della fase di “beta testing” del servizio avviata circa un paio di mesi fa con il coinvolgimento di circa 1.000 utenti selezionati.
Steam per Linux viene già dichiarato compatibile con “Big Picture“, una speciale modalità presentata da Valve che consente di giocare sulle TV ricorrendo ad un controller. La migrazione verso il mondo Linux lascia presagire l’imminente sbarco dell’azienda americana nel mondo hardware: Valve potrebbe presentare una console o una sorta di set-top box” da collegare al televisore.
Il servizio presentato quest’oggi è sì compatibile esclusivamente con la piattaforma Ubuntu ma, con grande probabilità, diverrà ben presto compatibile anche con le altre distribuzioni.