In molti altri articoli abbiamo spiegato che cos’è una VPN (Virtual Private Network) e come si può configurare.
In breve una VPN è una rete privata che viene instaurata tra soggetti e dispositivi che utilizzano, come mezzo per lo scambio di informazioni (anche sensibili), una rete pubblica ed intrinsecamente insicura qual è Internet. Creando, attraverso la VPN, un canale di comunicazione cifrato (detto “tunnel”), dispositivi remoti possono colloquiare ad esempio con i client connessi ad una rete locale distante anche migliaia di chilometri così come se facessero parte della stessa LAN.
Nell’articolo Reti VPN: differenze tra PPTP, L2TP IPSec e OpenVPN abbiamo chiarito le principali peculiarità delle reti VPN e quali offrono un maggior livello di sicurezza rispetto alle altre.
Fidando su algoritmi crittografici sufficientemente sicuri, infatti, è possibile fare in modo che le informazioni inviate e ricevute in Rete non possano essere in alcun modo intercettate da parte di terzi.
Nell’articolo Creare una VPN sul cloud e navigare in sicurezza anche dai dispositivi mobili abbiamo spiegato come sia addirittura possibile configurare un server VPN “sulla nuvola”, fidando sul fatto che viene lasciato sempre connesso ad Internet, ed utilizzarlo per effettuare connessioni sicure mentre si è in viaggio o in qualche luogo lontano. Una rete VPN, se ben configurata, consente l’utilizzo senza timori di reti WiFi pubbliche, utilizzate cioè anche da sconosciuti scongiurando il rischio di sottrazione di credenziali d’accesso e dati personali (vedere anche Collegarsi ad una rete Wi-Fi pubblica o non protetta: come proteggere i propri dati).
VPN free, per navigare anonimi, nascondere il traffico in chiaro e superare limitazioni
Quando non si può allestire una propria rete VPN, è possibile rivolgersi verso uno dei tanti servizi che mettono a disposizione degli utenti reti VPN free.
Mentre Google sta per entrare nella partita, proponendo un servizio VPN in proprio (WiFi pubbliche più sicure con la VPN di Google), pensato in primis per Android, oggi diversi fornitori mettono a disposizione le proprie reti VPN per consentire agli utenti di navigare nell’anonjmato, nascondere il traffico in chiaro e superare eventuali limitazioni imposte dal provider locale o dal sito web che si desidera visitare (ad esempio quando vengono bloccate le connessioni provenienti da un determinato Paese).
Certo, si tratta sempre di fornitori terzi (allestire una propria VPN è sempre la scelta migliore) ma se l’obiettivo è solamente quello di impedire l’intercettazione di informazioni personali su connessioni WiFi pubbliche o visitare siti web che non possono essere raggiunti in forza di eventuali limitazioni geografiche, le VPN free si rivelano comunque una buona soluzione.
Nell’articolo VPN gratis: ecco le migliori abbiamo presentato alcuni tra i migliori servizi di VPN free.
Utilizzabili dai dispositivi mobili, alcuni servizi possono essere sfruttati anche da browser web su sistemi desktop/notebook, semplicemente installando un’apposita estensione.
Da oggi il buon TunnelBear (che avevamo presentato anche nell’articolo Sbloccare Skype e app VoIP su rete 3G), applicazione che consente di utilizzare una VPN (anche gratuitamente), finora compatibile con i dispositivi Android ed Apple iOS, oltre che con i sistemi Windows, sbarca adesso anche sul browser Chrome.
Ciò significa che gli utenti di Chrome possono da oggi usare un’apposita estensione per navigare attraverso la VPN, senza installare nulla in ambiente Windows.
Prima di procedere con l’aggiunta dell’estensione di TunnelBear in Chrome, si provi a visitare il sito DNSStuff e si annoti il proprio IP pubblico posizionato nella parte superiore della schermata, accanto alla voce Your IP address.
TunnelBear per Chrome, quindi, si scarica e s’installa portandosi in questa pagina, cliccando sul pulsante Aggiungi quindi accordando i permessi richiesti.
Una volta installato TunnelBear, l’unghione dell’orso mascotte del servizio, mostrerà l’icona sulla quale bisogna cliccare per iniziare ad usare la VPN free.
A questo punto, tornando su DNSStuff si noterà come il sito web non mostrerà più l’IP pubblico realmente assegnato dal proprio provider Internet ma un indirizzo alternativo. Portandosi in questa pagina, si noterà come l’IP sia straniero ed, in particolare, risulti statunitense.
Cliccando l’icona di TunnelBear, si può scegliere un IP appartenente ad un’altra nazione. Nell’esempio si è scelto un indirizzo giapponese:
TunnelBear consente di scegliere fra IP delle seguenti nazioni: Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Germania, Giappone, Francia, Italia, Olanda, Svezia, Svizzera, Irlanda, Spagna e Singapore.
L’unica limitazione che TunnelBear impone è nel quantitativo di dati che possono essere scambiati con il profilo free della VPN. Il servizio offre a tutti 250 MB di traffico gratuito ma confermato il proprio indirizzo e-mail (quello indicato al momento dell’iscrizione al servizio) si riceveranno ulteriori 500 MB per un totale di 750 MB di traffico gratuito attraverso la rete VPN.