Le unità SSD “consumer” offriranno presto capacità fino a 10 Terabytes grazie all’utilizzo delle nuove tipologie di memorie 3D NAND presentate quest’oggi da Intel e Micron.
Le due società collaborano da tempo, spalla a spalla, nello sviluppo di memorie NAND ad alte prestazioni, oggi ampiamente utilizzate nelle moderne unità SSD (vedere l’articolo La durata degli SSD è un parametro di cui preoccuparsi?).
Le nuove 3D NAND sono più spesse rispetto a quelle impiegate sino ad oggi ma, impilando 32 livelli di celle, è comunque possibile ottenere un die basato su celle MLC multilivello da 256 Gbit o TLC 384 Gbit, capace di essere ospitato di un package di tipo standard.
Secondo la coppia Intel-Micron, la soluzione 3D NAND è interessantissima ed immediatamente adottabile, anche in forza dei costi realizzativi più contenuti e della notevole efficienza. Combinando assieme più celle 3D NAND, i produttori di SSD possono produrre ed immettere sul mercato dispositivi di memorizzazione SSD con capacità fino a 10 TB. Nel caso del socket M.2, adottato in tutti i notebook di più recente fattura, ci si può spingere fino a 3,5 TB (vedere anche SSD PCI Express, cosa sono e come funzionano).
Nei prossimi mesi è quindi lecito attendersi il lancio dei primi SSD basati su 3D NAND con il marchio Crucial (il brand è di proprietà di Micron).