AMD ha riposto grande fiducia nei suoi nuovi processori Ryzen che, tra l’altro, sono già stati accolti molto positivamente dal mercato.
Finalmente CPU moderne, efficienti, capaci di sfidare apertamente Intel e, allo stesso tempo, molto più economiche rispetto a quelle della concorrenza.
Nell’articolo AMD Ryzen, i processori che sfidano Intel abbiamo visto come le CPU AMD Ryzen riescano a competere senza problemi con i processori Intel ma permangono alcune riserve, ad esempio, con molti videogiochi.
Adesso è emerso che un bug presente in Windows 10 affosserebbe le performance dei nuovi Ryzen. Il problema non è stato rilevato, invece, in Windows 7 e non è chiaro se sussista anche in Windows 8.1.
Com’è noto, le CPU Ryzen sono i primi processori di AMD a supportare davvero il multithreading (SMT, com’è chiamato dall’azienda di Sunnyvale).
Nello scenario migliore, questa tecnologia può migliorare le performance del processore AMD del 20-30% giocando più o meno alla pari con i corrispondenti processori di casa Intel.
Mentre nel caso dei processori Intel la tecnologia Hyper-Threading viene supportata al meglio, per i processori AMD Ryzen il sistema operativo Microsoft non è al momento in grado di rilevare le differenze tra i thread gestiti dai core principali e quelli presi in carico dai core virtuali via SMT. Così, Windows 10 rileva ad esempio sempre 16 core logici per una CPU Ryzen dotata di 16 core fisici.
Le performance complessive risultano in questo modo notevolmente degradate.
La buona notizia è che Windows 7 non evidenzia questo comportamento anomalo e i produttori di schede madri con socket AM4 hanno già rilasciato driver “ad hoc” per questo sistema operativo.
Nel caso di Windows 10 si dovrà a questo punto attendere il rilascio delle patch risolutive da parte di Microsoft. Stando a quanto riferito, AMD sarebbe già stata a conoscenza del problema ma, evidentemente, non sarebbe stato possibile posticipare il lancio sul mercato delle nuove CPU Ryzen.
La soluzione temporanea è quella, sui sistemi Windows 10, di disattivare SMT (ove il BIOS della scheda madre lo permetta) e attendere che venga distribuito un aggiornamento correttivo.