Una buona parte dei TV oggi disponibili sul mercato sono Ultra HD. Ma cosa significa e soprattutto vale la pena acquistare questi prodotti?
Un TV Full HD tradizionale consente di gestire immagini con una risoluzione pari a 1920×1080 pixel (per riferirsi a questa categoria di prodotti, si usa il termine 1080p).
Un TV 4K offre una risoluzione pari a 3840×2160 pixel: il numero di pixel complessivamente gestito è pari a quattro volte quello dei TV 1080p. Da qui l’acronimo 4K con cui ci si riferisce al fatto che in orizzontale ci sono approssimativamente 4.000 pixel.
Ne avevamo parlato nell’articolo Differenza 4K e UHD: ecco cosa cambia.
Nel caso degli smartphone, dei tablet, dei convertibili, dei notebook, dei monitor per PC, il supporto della risoluzione 4K offre benefici nettamente più evidenti perché, banalmente, gli occhi sono più vicini rispetto allo schermo.
Prendendo in esame un TV, l’utilizzo di un pannello 4K potrebbe non essere immediatamente evidente perché molto dipende dalla dimensione del televisore e dalla distanza alla quale si guarda lo schermo.
La transizione verso i pannelli 4K porta però con sé un altro importante vantaggio. I TV di nuova generazione supportano HDR ovvero la possibilità di usare una più ricca gamma di colori, bianchi più luminosi e neri molto più profondi.
Il maggior numero di colori, la maggiore luminosità, il migliore contrasto permette di ottenere immagini più realistiche e dall’appeal più dinamico.
Nell’articolo HDR TV, cos’è e come funziona abbiamo svelato tutti i segreti di HDR mettendo il lettore in guardia: HDR nell’ambito della fotografia digitale è una cosa, parlando di TV è un’altra. I concetti non sono assolutamente sovrapponibili.
Lo standard HDR10 è quello ad oggi più utilizzato ed è stato progettato per gestire adeguatamente contenuti con scene luminose fino a 4.000 nits (anche se la maggior parte di essi è concepita per arrivare fino a 1.000 nits…).
Con un pannello HDR10, quindi a 10 bit, i colori RGB (rosso, verde e blu) possono essere gestiti ciascuno con 1.024 valori ciascuno per un totale di 1,06 miliardi di colori anziché i 16 milioni di colori che i TV tradizionali possono riprodurre.
Da dove scaturiscono gli 1,06 miliardi di colori? Semplice.
Per ogni componente RGB, come detto, i livelli di colore gestibili sono 210 ovvero 1.024. Ne consegue che 1.0243 restituisce il numero di colori complessivamente gestibili (oltre un miliardo).
L’intervallo fra nero e colore più luminoso (gamma dinamica) proprio grazie a HDR viene ulteriormente ampliato rendendo così l’immagine ancora più fedele al reale.
Un normale HDTV è contraddistinto da una luminosità dello schermo che non supera i 200 nits mentre non scende sotto gli 0,117 nits nel caso delle scene più buie; un TV Ultra HD HDR10 può lavorare tra 0,05 nits (i neri sono davvero neri…) e 1.100 nits
Nel caso in cui si decidesse di acquistare un più costoso TV Dolby Vision, la “forbice” sarà ancora più ampia. A patto di disporre di contenuti compatibili Dolby Vision (che sono ancora pochi…).
Come abbiamo spiegato nell’articolo HDR TV, cos’è e come funziona, ci troviamo nel bel mezzo di una vera e propria guerra intorno a HDR: Dolby Vision offre una qualità dell’immagine superiore ma richiede hardware speciale e i produttori devono rendere compatibili, di sana pianta, i loro contenuti.
HDR10 non permette di ottenere la stessa qualità dell’immagine ma i produttori di TV possono supportarlo liberamente senza dover affrontare costi aggiuntivi. Analogamente, risulta molto più facile anche per i produttori di contenuti abbracciare HDR10.
Gran parte dei TV Ultra HD 4K che supportano HDR usano un pannello HDR10, almeno quelli di “generazione 2017”.
Chi volesse aspettare di avere la possibilità di acquistare un TV Dolby Vision può farlo ma è ancora tutto da verificare quando i produttori di contenuti inizieranno a distribuire – in buon numero – titoli compatibili.
Nel caso delle TV con pannello HDR10, invece, la scelta è già vastissima e il mercato offre prodotti per tutte le tasche.
È comunque bene cercare nelle specifiche espliciti riferimenti a HDR10. Nel “pubblicizzare” alcuni TV, infatti, si usano termini fuorvianti: in alcuni modelli si fa riferimento a HDR ma in questi casi viene solo simulato uno schermo a 10 bit usando un pannello a 8 bit.
In altri casi, invece, il produttore adatta la luminosità dei LED posti dietro il pannello così da alterare artificialmente il comportamento del TV. Il televisore, però, sarà soggetto a “sfarfallii” oppure non si riuscirà a ottenere mai livelli di nero accettabili.
Lo scoglio dei contenuti compatibili
È del tutto inutile possedere un TV Ultra HD 4K HDR10 se si guardano solamente contenuti 1080p o, peggio ancora, in qualità standard.
Fortunatamente, il mercato ha cominciato a offrire contenuti compatibili che permettano di sfruttare al meglio le potenzialità del TV che si ha dinanzi.
– Blu-Ray Ultra HD. I riproduttori di titoli Blu-Ray 4K non sono ancora propriamente a buon mercato (qui alcuni esempi).
Inoltre le console videoludiche come Xbox One S e Xbox One X possono essere utilizzate anche come riproduttori di titoli Blu-Ray 4K. In questo modo, se si ha intenzione di acquistare una nuova console, non si dovrà comperare un lettore Blu-Ray Ultra HD.
Purtroppo la Sony PlayStation 4 Pro non integra un lettore Blu-Ray 4K.
– Netflix e Amazon Prime Video. Come evidenziato nell’articolo App per smart TV, quali scegliere e quali sono le più utili, i due servizi per lo streaming di contenuti video consentono di visionare titoli in qualità 4K (e solitamente anche HDR).
Netflix richiede la sottoscrizione dell’abbonamento più costoso (Premium) per poter accedere ai contenuti in qualità Ultra HD. Amazon Prime Video, invece, riprodurrà i contenuti 4K/HDR ogniqualvolta disponibili.
– Console di gioco. Sony PlayStation 4 Pro già vanta una nutrita schiera di titoli che possono essere giocati con qualità 4K, talvolta anche HDR.
Anche Microsoft Xbox One X dovrebbe presto allinearsi sebbene i produttori di videogiochi siano attualmente al lavoro per adeguarsi alle nuove specifiche.
Nulla vieta, ovviamente, di collegare il proprio PC dotato di scheda grafica con supporto 4K al TV e usare lo schermo del televisore per riprodurre i videogiochi.
Suggeriamo però di utilizzare un cavo HDMI 2.0 (Cavo HDMI 1.4 e 2.0, come sceglierli e quali le differenze) tenendo presente che i costi di un PC dotato dell’hardware necessario per giocare con risoluzione 4K è molto più elevato rispetto a una console.