La decisione di inserire i risultati delle ricerche su Amazon nella Dash dell’interfaccia Unity di Ubuntu 12.10 “Quantal Quetzal“, nuova versione della distribuzione Linux che sarà rilasciata il 18 ottobre prossimo, ha destato non poche critiche tra gli utenti. L’aggiunta di Amazon nella Dash di Ubuntu consentirà agli utenti di ottenere dei suggerimenti sui prodotti ed i testi che sono strettamente correlati con le proprie ricerche ed i propri interessi e che sono acquistabili online.
Gli oggetti disponibili su Amazon vengono proposti all’utente sulla base dei suoi interessi e delle ricerche precedentemente effettuate dall’interfaccia di Ubuntu. Olli Ries, uno dei responsabili tecnici presso Canonical, spiega che l’apertura di Ubuntu e di Unity alle applicazioni web come quella di Amazon (ma la stessa integrazione sta avvenendo con Facebook, Reddit e BBC News) “aiuterà gli utenti a trovare informazioni online accanto a quelle che già risiedono sul loro sistema“. Il motivo per cui Canonical ha deciso di integrare la ricerca di Amazon in Ubuntu appare comunque prettamente economico: “per alcuni dei contenuti presentati, nel caso in cui l’utente faccia clic sull’oggetto e lo acquisti, farà in modo che Amazon versi a Canonical un corrispettivo in denaro che noi riutilizzeremo per migliorare la distribuzione. (…) Abbiamo giudicato questo approccio come un ottimo metodo per aiutarci negli investimenti su Ubuntu e come un eccellente strumento per alimentare la sua crescita“.
La decisione ha ingenerato, nelle scorse ore, un vespaio di polemiche tra gli utenti di Ubuntu che hanno parlato di una distribuzione snaturata e divenuta poco rispettosa della privacy (vedere, ad esempio, questi interventi su Reddit).
Mark Shuttleworth è letteralmente andato su tutte le furie giustificando la scelta e valutandola come più che sensata. “Non stiamo inserendo pubblicità in Ubuntu“, ha dichiarato il fondatore della distribuzione Linux suggerendo di utilizzare la combinazione di tasti Super+A
(il tasto “Super” corrisponde a quello con la bandierina di Windows) per evitare la ricerca di Amazon. Ricorrendo a Super+A
, la ricerca verrebbe infatti effettuata soltanto in locale e sul Software Center di Ubuntu.
Rispondendo ad alcune critiche, Shuttleworth spiega che a breve sarà possibile controllare ciò che si cerca dalla lense “Home”. Per il momento, chi trovasse l’impostazione attuale troppo limitante, può restare con Ubuntu 12.04 LTS (vedere l’articolo Scopriamo tutte le novità di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin”) e non aggiornarsi alla versione 12.10.
“Non informeremo Amazon sulle vostre ricerche“, conclude Shuttleworth, “l’anonimato dell’utente verrà sempre preservato dal momento che è Canonical a gestire l’interrogazione introdotta“.