Microsoft ha deciso di abbracciare a tutto tondo le potenzialità offerte dai modelli generativi e in generale dall’intelligenza artificiale.
Dopo aver investito convintamente in OpenAI, l’azienda di Redmond sta integrando il modello alla base del funzionamento di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing oltre che in Office, Teams e in Windows 11.
Il Prometheus Model, così si chiama l’evoluzione di GPT (Generative Pre-trained Transformer) attualmente utilizzata da Microsoft, permette di ottenere contenuti pertinenti e precisi a partire da un input più o meno articolato.
Attualmente Bing Chat, ovvero il chatbot basato sul modello generativo Prometheus Model che Microsoft ha aggiunto al suo motore di ricerca, accetta contenuti testuali e fornisce in risposta del testo, a volte strutturato.
In futuro (basti pensare alla soluzione Microsoft DALL-E che genera immagini a partire dal testo), con l’arrivo di GPT-4.0, Bing Chat potrà produrre anche contenuti grafici.
Abbiamo già visto come utilizzare Bing Chat anche da browser diversi da Microsoft Edge. Per accedere rapidamente basta mettere tra i preferiti la home page di Bing Chat che è comunque richiamabile anche cliccando sulla scheda Chat in qualunque pagina dei risultati di ricerca.
Creare un quiz con Bing Chat
Diversamente rispetto a ChatGPT, le cui “conoscenze” si fermano al 2021 (il modello è stato addestrato usando contenuti pubblicati in tale anno), Bing Chat ha una visione più attuale del mondo. L’intelligenza artificiale può infatti combinare le informazioni derivanti dall’addestramento con quelle reperite di recente dai crawler di Bing sul Web. Inoltre, mentre ChatGPT non è in grado di accedere ai contenuti pubblicati sul Web, Bing Chat lo può fare.
Ne è una dimostrazione tangibile il fatto che Bing Chat sia capace di creare dei quiz a partire dal contenuto di qualunque pagina Web.
Provate a proporre a Bing Chat una richiesta strutturata così come segue:
Fai un quiz basato sul contenuto della pagina https://www.ilsoftware.it/DHCP-cos-e-e-a-cosa-serve-nelle-reti_25707
Bing Chat crea una serie di domande basandosi sul contenuto della pagina Web indicata. Come si vede, genera delle alternative con una sola risposta esatta.
Per ogni domanda Bing Chat non solo indica la risposta corretta ma anche le fonti che ha utilizzato (in aggiunta alla pagina indicata potrebbe risultare utile abbinare qualche altra informazione accessoria…).
Rivedendo la richiesta posta a Bing Chat così come segue, è possibile essere interrogati sul contenuto di una pagina Web per mettersi alla prova e verificare di aver compreso il testo che si è letto:
Fammi delle domande a quiz per verificare se ho compreso il contenuto della pagina https://www.ilsoftware.it/DHCP-cos-e-e-a-cosa-serve-nelle-reti_25707
Creare tabelle comparative con Bing Chat
Chi fosse alla ricerca di una tabella comparativa che in modo chiaro, semplice e strutturato metta a confronto le caratteristiche di dispositivi, prodotti, software e servizi, può ricorrere a Bing Chat.
Provate ad esempio a proporre una richiesta del genere:
Crea una tabella comparativa delle specifiche di iPhone 14 e Samsung Galaxy S23
Se non si fosse pienamente soddisfatti si può impartire una richiesta simile alla seguente: “Estendi la tabella comparativa aggiungendo informazioni tecniche più approfondite sui due dispositivi“. Bing Chat risponderà a tono proponendo una nuova tabella, più dettagliata, che integra anche informazioni sulle dimensioni, peso, batteria, SoC e connettività dei due smartphone. La stessa cosa può comunque essere fatta per qualunque tipo di prodotto e servizio, ovviamente non soltanto per quelli tecnologici.
Ottenere dati da Bing Chat in formato strutturato, anche come file CSV
Bing Chat è anche in grado di strutturare i dati che vengono forniti di volta in volta all’utente.
Avete presente la tabella ottenuta al passo precedente? Le informazioni restituite da Bing Chat possono essere convertite in un file strutturato, ad esempio come CSV. Provate a impartire un “ordine” come il seguente:
Converti la tabella in formato CSV
Al momento Bing Chat non restituisce un file vero e proprio ma consente l’ottenimento di informazioni che possono in questo caso essere selezionate, copiate negli appunti, incollate in un nuovo file di testo quindi salvate con estensione .CSV. Dopo aver memorizzato il file CSV, è possibile aprirlo direttamente da Excel, LibreOffice Calc, ONLYOFFICE, Office Online, Google Fogli o da qualunque software per la gestione di fogli elettronici.
Sempre con un comando in linguaggio naturale quindi con indicazioni di alto livello, esattamente come quelle che si utilizzerebbero con un collega o un collaboratore, è possibile ricevere dati strutturati in molti altri formati, compreso l’HTML.
Bing Chat aiuta a capire l’attualità
Capita spesso che un argomento del quale tutti parlano richieda una spiegazione dettagliata del contesto per essere compreso.
Non succede soltanto a voi: spesso quando si cercano informazioni su un determinato argomento, gli articoli che si trovano danno per scontati tanti aspetti, soprattutto per tutto ciò che riguarda l’attualità.
A conferma di come Bing Chat sia in grado di integrare le informazioni provenienti da più fonti diverse trasferendo all’utente ciò che conta, è possibile chiedere al chatbot di spiegare un avvenimento in corso e le ragioni di quanto accade.
Bing Chat può essere utile in circostanze in cui appunto non si ha idea di cosa stia succedendo e la copertura delle notizie recenti non aiuta. Grazie alla sua intelligenza artificiale, Bing Chat descrive l’argomento in poche frasi anche se, ovviamente, è sempre bene controllare le fonti (citate in maniera esplicita dal chatbot) e come vengono proposti i contenuti.
Occasionalmente Bing Chat estrae dati da articoli obsoleti: è quindi bene non fermarsi all’output offerto ma esaminare comunque con attenzione le fonti per verificare che non vengano commessi degli “svarioni”.
Chiedere a Bing Chat di disegnare usando i caratteri ASCII
Chi ha iniziato a lavorare con i computer agli albori dell’informatica moderna, sa bene cosa si può fare usando caratteri speciali e in particolare la codifica ASCII.
Nella ASCII art caratteri ASCII come lettere, numeri, punteggiatura e simboli speciali, sono organizzati in modo creativo per formare un’immagine.
Negli anni ’70 e ’80 erano comuni i videogiochi realizzati con i caratteri ASCII, quando le limitazioni dei computer dell’epoca rendevano difficile la rappresentazione di grafica dettagliata. I computer erano allora generalmente dotati di monitor a caratteri (ad esempio i famosi monitor CRT), che mostravano testo e simboli ASCII anziché immagini grafiche. Tali monitor erano anche limitati in termini di risoluzione e colore. Così i videogiochi di quel periodo erano spesso molto semplici nella grafica, ma molto complessi nelle meccaniche di gioco.
Provate a chiedere a Bing Chat di creare un’ASCII art che raffigura uno specifico soggetto e verificate il risultato che vi viene proposto.
Un’unica risposta alle domande che di norma richiedono più ricerche
Si supponga di cercare il nome dell’attore a partire da un personaggio che appare in una serie cinematografica. Se si volessero conoscere le puntate in cui appare lo stesso personaggio, è possibile proporre a Bing Chat un quesito articolato.
Il modello generativo di Microsoft è sorprendente abile nell'”interpretare” la richiesta e nel fornire una risposta puntuale e precisa.