Trovare un cellulare perso dal legittimo proprietario è cosa tutt’altro che infrequente. Com’è bene comportarsi, allora, quando si dovesse rinvenire smartphone perso?
Nel caso in cui si trovasse il dispositivo mobile in un esercizio commerciale, la scelta migliore è quello di consegnarlo al gestore del locale.
Se, invece, lo smartphone perso venisse trovato in luogo pubblico, la prima mossa è quella di controllare se il dispositivo fosse bloccato (inserimento di un codice PIN, di una sequenza grafica o riconoscimento dell’impronta digitale) oppure se, viceversa, fosse utilizzabile senza dover svolgere operazioni aggiuntive.
In quest’ultimo caso, senza esaminare i dati contenuti nello smartphone, si può provare a contattare una delle numerazioni presenti in rubrica facendo ovviamente riferimento ai familiari del proprietario dello smartphone.
Si potrà così spiegare la situazione e fornire le indicazioni per il recupero del telefono.
In alternativa, sempre nel caso di dispositivi rinvenuti in luoghi pubblici, l’ideale è consegnare il terminale alla più vicina stazione dei Carabinieri, della Polizia di Stato o della Polizia municipale. Eventualmente, si può fare riferimento anche agli uffici comunali per conoscere dove consegnare lo smartphone trovato.
In molti casi, il proprietario dello smartphone può individuarne la posizione in modalità remota e disporre la comparsa di una schermata di emergenza con le indicazioni per riconsegnare il telefono perso.
È quindi importante che lo smartphone trovato non venga spento: il legittimo proprietario, infatti, una volta accortosi di aver perso il telefono può infatti attivarsi per stabilirne l’esatta posizione. Allo stesso modo, dal dispositivo mobile non dovrà essere rimossa la SIM altrimenti il proprietario non potrà collegarsi da remoto con il suo device mobile e ricevere dati dal servizio di geolocalizzazione.
La precisa locazione dei dispositivi Android e iOS può essere accertata dal proprietario usando gli strumenti Gestione dispositivi Android e Trova il mio iPhone.
Entrambi non soltanto consentono di far squillare il telefono in modalità remota e di disporne la cancellazione di tutto il contenuto (allorquando si realizzasse di non avere alcuna possibilità di recuperare il device…) ma permettono anche di far apparire un messaggio come quello riprodotto nella figura precedente.
Nello scegliere il testo del messaggio da visualizzare, si può anche citare – ad esempio – una ricompensa così da spronare chi trova lo smartphone a riconsegnarlo al proprietario.
Nel caso di Android, il blocco del telefono con la visualizzazione del messaggio e del pulsante per l’avvio della chiamata di emergenza è impostabile da questa pagina cliccando sull’icona Blocca.
Per utilizzare strumenti come Gestione dispositivi Android e Trova il mio iPhone, è essenziale che il telefono sia sotto copertura e che la connessione dati sia attiva.
Se si ha l’abitudine di scollegare manualmente lo smartphone dalla rete dati oppure non si utilizzasse un piano dati (appoggiandosi alle reti WiFi), nel caso in cui si dovesse perdere il proprio telefono sarà molto più difficoltoso ritrovarlo.
Servizi quali Gestione dispositivi Android e Trova il mio iPhone, infatti, sono pensati per coloro che usano una connessione dati e che la mantengono sempre attiva (funzionano comunque anche sotto copertura WiFi).
Se lo smartphone perso non fosse collegato né a una rete dati né a una WiFi, non si potrà usare né Gestione dispositivi Android né Trova il mio iPhone per stabilirne la posizione esatta.
Per risolvere il problema, può essere utile – allora – valutare l’installazione e l’utilizzo di un’app come Cerberus (per dispositivi mobili Android) che avevamo presentato nell’articolo Come trovare il cellulare perso o rubato con GPS e IMEI e che permette di gestire lo smartphone perso da remoto anche via SMS.
I vantaggi sono evidenti: è possibile stimare la posizione del cellulare perduto anche nel caso in cui questo non fosse collegato alla rete dati ma si trovasse comunque sotto copertura della rete mobile.
Tenere uno smartphone perso per sé significa incorrere in un reato che fino all’approvazione del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 era sanzionato all’articolo 647 del Codice penale (“Appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito“). Il citato decreto ha abrogato l’articolo 647.
Sin dalla prima accensione di un iPhone o di un dispositivo Android suggeriamo quindi di attivare e autorizzare sempre la geolocalizzazione del terminale: solo in questo modo sarà semplice individuarlo rapidamente in caso di smarrimento o di furto.
Nel caso di Android, la procedura da seguire è illustrata nell’articolo Impostazioni Google Android, quali sono le più importanti? al paragrafo Gestione del dispositivo Android da remoto.
Una valida alternativa è presentata nell’articolo Ritrovare il cellulare Android rubato.
Come spiegato nell’articolo Impostazioni Google Android, quali sono le più importanti? al paragrafo Cronologia delle posizioni è addirittura possibile usare questa pagina per stabilire se lo smartphone Android fosse stato spostato e seguire i suoi movimenti.