Tiscali pensa all’LTE come soluzione tecnica all’annoso problema dell'”ultimo miglio”.
Come portare la banda ultralarga anche nelle aree geografiche più difficili dove non è possibile arrivare con la fibra ottica FTTH?
Contando sulla collaborazione con Huawei, Tiscali vuole far leva sulla tecnologia Wireless-fiber to the X (TDD 4.5G WTTx) con cui si potrà portare, al cliente finale, connettività a 100 Mbps in downstream.
L’obiettivo del progetto di Tiscali è la realizzazione di oltre 1.250 base station su tutto il territorio nazionale.
Le antenne permetteranno così di raggiungere la clientela che non può fruire di servizi a banda ultralarga usando il cavo e, quindi, la fibra ottica tradizionale.
Le base station, basate appunto sulla tecnologia LTE-TDD, lavoreranno appunto sulla frequenza dei 3,5 GHz riuscendo potenzialmente a muovere dati fino a 1 Gbps.
I lavori per l’installazione delle base station di Tiscali inizieranno durante il terzo trimestre 2016.
Sebbene Tiscali non lo abbia ancora ufficialmente chiarito, gli abbonati potranno fruire di una connessione dati illimitata dal punto di vista del traffico e godere della possibilità di trasferire senza problemi contenuti multimediali in streaming ad altissima definizione (i.e. 4K).
Tiscali e Huawei hanno siglato un protocollo d’intesa durante il Mobile World Congress di Barcellona e concordato di procedere nelle negoziazioni per arrivare alla firma di un accordo definitivo che prevederà anche l’intervento di un partner finanziatore per buona parte degli investimenti.