Le dichiarazioni rese da Tim Cook ad ABC News suggeriscono qualche indizio su quelli che possono essere i piani futuri di Apple.
Il numero uno della Mela ha dichiarato che realtà virtuale e realtà aumentata sono due mercati dal potenziale immenso. Sul lungo periodo, tuttavia, stando alla visione di Cook, i prodotti che raccoglieranno maggiore interesse da parte degli utenti sono quelli pensati per la realtà aumentata.
La realtà aumentata richiede l’utilizzo di speciali visori che permettono a chi li indossa di vivere un’esperienza unica, che si consuma però interamente in digitale. Non c’è una interazione con il mondo reale e con gli oggetti “fisici”, come avviene nel caso della realtà aumentata o della mixed reality, concetto introdotto da Microsoft con i suoi HoloLens: Come funziona HoloLens, la realtà mista di Microsoft.
Al momento Apple non ha svelato alcun prodotto per la realtà virtuale né per la realtà aumentata. Cook, tuttavia, lascia intendere che la sua azienda si sta attrezzando ma “il timoniere” di Apple sembra scartare del tutto l’idea di un prodotto per la realtà virtuale.
La realtà aumentata avrebbe, sempre secondo Cook, un potenziale molto più vasto perché da un lato consente di interagire, virtualmente, con altre persone ma – allo stesso tempo – consente di mantenere pieno contatto con il reale.
Le immagini, infatti, vengono sovrapposte a ciò che sta attorno nel mondo “fisico”: grazie alle informazioni addizionali che sono ottenute attraverso una connessione di rete, è possibile arricchire la propria esperienza e le proprie conoscenze. La realtà aumentata, insomma, permette di contare su un altro senso che si aggiunge a quelli di cui sono dotati, per natura, gli esseri umani.
Viceversa, ha dichiarato ancora Cook, “la realtà virtuale avrà probabilmente un minore interesse commerciale nel tempo“. Dopo un periodo più fortunato, insomma, saranno pochi gli utenti che continueranno a usare i visori per la realtà virtuale.