Nel 2015 l’apprezzato client di posta Thunderbird sembrava essere ormai sul viale del tramonto: Mozilla sembrava non più disposta a seguirne lo sviluppo a causa degli alti costi di gestione. Con il passare del tempo, però, le cose sono – fortunatamente – cambiate e Thunderbird ha cominciato a reggersi sulle sue gambe.
Lo sviluppo del client email, orchestrato da 8 ingegneri software, è proseguito fino al rilascio – lo scorso agosto – di Thunderbird 60: Thunderbird, il client di posta torna a crescere.
In un mondo in cui la parola cloud spadroneggia e l’utilizzo degli account di posta direttamente da browser web o da app è all’ordine del giorno, una buona fetta di utenti continua a preferire l’utilizzo dei tradizionali client di posta elettronica.
Thunderbird ha saputo intercettare le loro esigenze offrendo un prodotto completo, versatile e continuamente aggiornato (peraltro a costo zero trattandosi di un software libero).
Così, Mozilla ha confermato che il 2019 sarà un bell’anno per gli utenti di Thunderbird: il programma, che può vantare crescenti quote di mercato, sarà ulteriormente migliorato e arricchito in termini di funzionalità.
Come spiegato in questo post, Mozilla ha innanzi tutto ampliato il team di esperti che si occuperà di sovrintendere lo sviluppo di Thunderbird: da 8 si passa a 14 persone.
Per quanto riguarda le novità delle prossime versioni di Thunderbird, si parla di un software più performante, di una compatibilità migliorata con Google Gmail (saranno finalmente supportate anche le etichette), dell’integrazione delle notifiche desktop native.
Saranno inoltre ottimizzati il supporto della crittografia dei messaggi di posta, i filtri, introdotto il supporto per Exchange (almeno per quanto riguarda i calendari), migliorata la gestione degli addon, rivisto il funzionamento di alcuni protocolli e altro ancora.