Tesla coglie di sorpresa tutti e trasforma, d’emblée, le sue vetture elettriche in veicoli autonomi, capaci di “guidare da sole” senza l’intervento diretto del conducente.
A rivelarlo è il numero uno di Tesla, Elon Musk, che ha annunciato il rilascio di un aggiornamento software (release 7.0) che di fatto porta la possibilità di attivare una sorta di autopilota sul modello S.
I possessori delle ultime Tesla Model S costruite dall’azienda statunitense (la vettura è ordinabile anche dall’Italia al prezzo di 84.000 per la versione base), potranno da oggi scaricare l’update e rendere la macchina semi-autonoma.
Le Tesla Model S uscite dalla fabbrica da settembre, infatti, integrano tutti i sensori necessari per abilitare la guida autonoma. Guida che, però, al momento non è completamente autonoma. L’auto di Tesla, insomma, non si comporterà come i prototipi di Google che conducono i passeggeri alla destinazione impostata senza richiedere alcun genere di interazione.
Soprattutto sulla base delle limitazioni normative, Tesla ha preferito introdurre in Model S una serie di meccanismi, integrati in un’unica piattaforma, che consentono di rimanere sulla propria corsia in qualunque genere di situazione. Sarà l’auto, insomma, a “tenere il volante” anche nelle condizioni in cui il guidatore dovesse essere più stanco e disattento.
Cosa importantissima, Tesla S rileverà istantaneamente eventuali pericoli sulla sede stradale frenando od arrestando il veicolo per evitare impatti e situazioni a rischio. Attivando un indicatore direzionale (freccia), Tesla Model S verificherà se vi sia effettivamente lo spazio per effettuare un sorpasso o comunque controllerà se sia sicuro occupare un’altra corsia.
La vettura, infine, potrà aiutare a mantenere una velocità di crociera costante e consentirà il parcheggio in retromarcia in maniera totalmente autonoma.
Certo, alcune delle possibilità offerte con il nuovo aggiornamento software di Tesla S sono già proposte in diverse autovetture di altre case automobilistiche. Tesla, però, ha realizzato una piattaforma unica, che verrà via a via ottimizzata ed estesa in termini di funzionalità.
La release 7.1 del software, ad esempio, dovrebbe consentire al conducente di richiedere assistenza per l’uscita da un parcheggio, operazione al momento non prevista da alcuna vettura concorrente.
I portavoce di Tesla hanno comunque rimarcato più volte che l’aggiornamento appena distribuito va considerato come una “release beta”. Il sistema è in grado di apprendere da solo e di migliorare autonomamente il suo comportamento. Purtuttavia, Tesla non ha ancora effettuato test su larga scala: i primi feedback arriveranno quindi direttamente dalla clientela che viene quindi invitata, per ragioni di sicurezza, a mantenere sempre le mani sul volante.
Il conducente, almeno per il momento, dovrà verificare il comportamento dell'”intelligenza artificiale” Tesla evitando di abbassare la soglia di attenzione.
Grazie a questi primi sforzi, però, Musk è convinto che entro tre anni si potrà arrivare alla commercializzazione delle prime vetture completamente autonome. Nel frattempo, infatti, il CEO di Tesla si augura che la legislazione sia stata adeguata per sostenere la diffusione dei veicoli autonomi.
A breve, comunque, anche i possessori della nuova Tesla Model X dovrebbero ricevere lo stesso aggiornamento appena proposto agli acquirenti della Model S.