Telegram è l’unica applicazione di messaggistica istantanea opensouce tra quelle più utilizzate al mondo.
Gli sviluppatori hanno voluto festeggiare l’arrivo del nuovo anno pubblicando una guida per la creazione di “versioni riproducibili” di Telegram.
Il modello opensource è l’unico a offrire piena trasparenza sul funzionamento del software, accelerando la scoperta di vulnerabilità accidentali e permettendo agli esperti la verifica della presenza di eventuali backdoor.
Ricercatori e soggetti indipendenti spesso analizzano il codice sorgente delle varie applicazioni opensource ma quando si utilizza un programma già compilato, a meno che non sia stato compilato in proprio, di solito non si può essere certi di usare la versione originale e non è possibile escludere che la versione precompilata non sia stata modificata a un certo punto prima della distribuzione.
Allineandosi ad altri progetti opensource, Telegram ha comunicato che da oggi è possibile realizzare “versioni riproducibili” dell’applicazione: in altre parole si può compilare Telegram manualmente a partire dal sorgente pubblicato su GitHub e verificare che l’eseguibile generato sia conforme a quello pubblicato sugli store online di Google ed Apple. La guida per procedere è pubblicata a questo indirizzo.
La nuova versione di Telegram appena rilasciata è poi dotata di molte nuove funzionalità che arrivano sotto forma di piccoli miglioramenti: nuove opzioni di personalizzazione nell’editor dei temi, nuovi temi predefiniti, modifiche all’interfaccia per migliorare l’usabilità, l’aggiunta di un’opzione che offre la possibilità di impostare l’invio automatico di messaggi programmati quando l’utente è online, miglioramenti nella condivisione della posizione, miglioramenti nella funzione di ricerca, riproduzione audio, invio di contatti e molto altro ancora.