Symantec sta per vendere la sua divisione che si occupa del rilascio di certificati digitali utilizzati per rendere sicuro il trasferimento delle informazioni tra server web e client (browser degli utenti) nonché per confermare l’identità dell’organizzazione che gestisce un sito Internet.
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Il business di VeriSign, società acquisita a suo tempo da Symantec, era costato quasi 1,3 miliardi di dollari all’azienda che si è sempre occupata di soluzioni e servizi per la sicurezza.
Oggi, invece, Symantec vende a DigiCert il business dei certificati digitali per una somma pari a 950 milioni di dollari. L’azienda di Cupertino entrerà anche nella quota societaria di DigiCert con il 30% dell’azionario.
Nei mesi scorsi Symantec, insieme con altre autorità di certificazione specializzate nell’emissione di certificati digitali, era entrata nell’occhio del ciclone.
L’azienda è stata apertamente criticata sia da Google che da Mozilla ed era stata ventilata una possibile valutazione negativa di tutti i certificati emessi da Symantec in Chrome e Firefox: Google potrebbe non riconoscere come validi i certificati di Symantec.
Alla fine, Google ha confermato che Chrome 66 non riterrà più validi i certificati emessi prima del giugno 2016 e solo con Chrome 70 verranno invalidati anche i certificati Symantec creati in date successive.
La mossa di Symantec è stata certamente dettata dalla volontà di appoggiarsi all’infrastruttura di una società, qual è DigiCert, che ha sempre impostato il suo core business proprio sui certificati digitali.